CATANZARO E’ scomparsa all’età di 67 anni Sara Tafuri, attrice catanzarese conosciuta per aver recitato con il regista Federico Fellini ne “La città delle donne”. Sara Tafuri è stata una meteora nel mondo del cinema italiano, perché la sua carriera è durata pochissimi anni a cavallo dei ’70 e degli ‘80, venendo bruscamente interrotta da un gravissimo incidente stradale dalla quale Tafuri non si è mai pienamente ristabilita. Nota per la sua bellezza, dopo gli esordi nella scuola di recitazione creata da Antonio Panzarella, assieme a Pino Michienzi, Rosa Ferraiolo, Diego Verdegiglio e Adele Fulciniti, Sara Tafuri approdò a Cinecittà dove si era recata per conoscere Federico Fellini: il grande regista si accorse di lei facendola recitare al fianco di Marcello Mastroianni nel 1980 ne “La città delle donne” nel ruolo di una sensuale soubrette. Di lei si accorgerà anche un altro grande regista, Francesco Rosi, che nel 1981 affidò a Sara Tafuri il ruolo di una vedova bianca nei “Tre fratelli” al fianco di altri mostri sacri come Philippe Noiret, Michele Placido e Vittorio Mezzogiorno. Il successo porterà quindi Sara Tafuri a diverse ospitate in importanti trasmissioni e show televisivi come “Gran Canal” e nel 1983 al ruolo di protagonista dello sceneggiato Rai “Bebawi”, ispirato al delitto di Viale Lazio a Roma nel 1964, il famoso “omicidio della dolce vita”. La carriera di Sara Tafuri sembra destinata al lancio definitivo ma il 19 giugno 1986 a Catanzaro l’attrice resta coinvolta in un terribile incidente stradale che la ridusse quasi in fin di vita: da quel drammatico impatto Sara Tafuri non si riprenderà più sotto il profilo professionale e per lei sarà un lento scivolare nell’oblio, circondata dall’affetto dei propri cari e dei propri amici ma ormai lontana per sempre dai riflettori.
“Il destino è stato davvero crudele con Sara Tafuri. Era bella, brava, piena di vita, destinata ad una grande carriera nel mondo dello spettacolo. È stata l’invidia degli dei che l’ha colpita inesorabilmente, facendola uscire dal palcoscenico della vita. Una bella famiglia la sua, il papà famoso pasticcere del centro storico, una vocazione alla recitazione coltivata fin da piccola. Fellini l’aveva voluta nel suo “La città delle donne”, anche se il suo più intenso ruolo fu quello di Bebawi nell’omonimo film televisivo. Il suo è stato un sogno spezzato da un terribile incidente. Ha affrontato i lunghi anni della malattia e della menomazione con un coraggio esemplare. Noi cercheremo di mantenere vivo il suo ricordo e chiederò al direttore del Magna Graecia Film Festival, Gianvito Casadonte, di proiettare “Bebawi” in occasione della kermesse e di assegnare un premio, intitolato a Sara, alla giovane attrice più promettente. Che la terra ti sia lieve, Sara”. Così l’ha ricordata il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.
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