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Chiusura del punto nascita al “Sacro Cuore” di Cosenza, le mamme: «Non abbandonateci»

L’appello al presidente della Regione Occhiuto e al sindaco Caruso: «Vogliamo che venga rispettato un nostro diritto»

Pubblicato il: 09/04/2024 – 7:42
Chiusura del punto nascita al “Sacro Cuore” di Cosenza, le mamme: «Non abbandonateci»

COSENZA «Il periodo storico che stiamo vivendo noi donne e madri calabresi dal punto di vista del riconoscimento del diritto di libera scelta del luogo del parto (diritto sancito, tra l’altro, dall’ OMS), non è per niente rassicurante. Dopo una lunga pandemia che ci ha provato profondamente non pensavamo di ritrovarci nuovamente a brancolare nel buio». A lanciare l’allarme in una nota è il movimento spontaneo delle mamme Calabresi.
«Con l’uscita del DCA n° 69 del presidente della Regione Calabria – affermano – che ha decretato la distribuzione della nuova rete ospedaliera e con essa anche quella dei punti nascita, abbiamo perso quello che, per tante di noi, era considerato il luogo prediletto e più sicuro nel quale dare alla luce una nuova vita, ci riferiamo al punto nascita del Sacro Cuore di Cosenza. Dopo lo sconforto, il grande senso di paura e sgomento provati una volta uscita la notizia tramite i mass media, abbiamo pensato fosse necessario far sentire la nostra voce, quella che grida di No! E’ stato creato un gruppo facebook “No alla chiusura del punto nascita del Sacro Cuore di Cosenza”, per unire le forze, avanzare proposte con la speranza che qualcuno ci ascolti, comprenda fino in fondo le nostre ragioni e accolga i nostri bisogni. Parallelamente è partita una petizione (ancora in corso) indirizzata in primis al presidente della Regione Roberto Occhiuto affinché, in nome della democrazia, prenda atto della volontà dei calabresi e poi anche al sindaco di Cosenza affinché sostenga la nostra causa. La suddetta petizione in pochi giorni ha raggiunto risultati straordinari. In meno di 5 giorni siamo arrivati alle quasi 5000 firme: i Calabresi stanno lanciando un chiaro segnale di opposizione alle scelte contenute nel Decreto». «Il movimento spontaneo delle mamme calabresi – continua la nota – vuole restare lontano dal mondo politico, vogliamo solo che venga rispettato un nostro diritto. Alla luce delle ultime dichiarazioni pubbliche sia del presidente Occhiuto che dell’avvocato Saverio Greco, il quale ha asserito che il procedimento di chiusura è stato già messo in atto a partire dal 21 marzo scorso, ci preme lanciare un appello: noi, mamme in attesa, che abbiamo scelto ginecologi che lavorano al Sacro Cuore e quindi di conseguenza scelto di voler partorire nello stesso punto nascita prima della pubblicazione in via definitiva del decreto, chiediamo che questa nostra scelta venga rispettata, sarebbe non grave, ma gravissimo essere abbandonate ad un passo dal parto o in corso di gravidanza. Attendiamo delle risposte e notizie certe su cosa fare, in quanto non possiamo permetterci di vivere con l’ansia di non sapere cosa ne sarà di noi, il nostro malessere interiore si ripercuote sulla nostra salute e su quella dei piccoli che portiamo dentro di noi. Non abbandonateci!».

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