BRUXELLES Secondo l’ombudsman, il mediatore europeo che indaga sui casi di cattiva amministrazione da parte degli organi dell’Ue, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) «ha fatto fronte agli obblighi e le regole che disciplinano le emergenze in mare, la ricerca e il salvataggio in situazioni di emergenza nel contesto del naufragio di Cutro a febbraio 2023 e di quello di Pylos di giugno 2023». Lo ha dichiarato, Rosita Hickey, direttrice delle indagini dell’Ufficio del mediatore europeo, nel corso di una riunione della commissione Libertà civili (Libe) del Parlamento europeo. L’Agenzia era sotto inchiesta dopo i tragici incidenti avvenuti lo scorso anno che avevano causato rispettivamente la morte di 94 migranti a largo delle coste crotonesi e di 79 a largo di quelle greche. «Frontex non ha vere capacità di guardia costiera», ha spiegato la funzionaria, «ma abbiamo comunque analizzato come ci sia stata comunicazione e collaborazione con le autorità competenti e come siano state prese decisioni in situazioni di emergenza». Secondo le conclusioni dell’indagine, «i legislatori dovrebbero riflettere sulla possibilità di apportare modifiche alla legislazione che definisce il mandato di Frontex, o a qualsiasi altra normativa che possa contribuire a risolvere il problema dell’assenza di una competenza proattiva in materia di ricerca e salvataggio a livello europeo».
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