COSENZA Una troupe della Tgr Calabria, inviata a San Pietro di Caridà per seguire gli sviluppi di un omicidio, è stata barbaramente aggredita a bastonate dai parenti della vittima. Lo riferisce Rainews. In particolare a essere aggredito è stato il giornalista Lorenzo Gottardo, che ha subito contusioni alle braccia e alle gambe. Danneggiata anche l’auto del service incaricato delle riprese. Il Cdr e tutta la redazione della Tgr Calabria, insieme all’esecutivo Usigrai e alla Federazione nazionale della stampa, hanno espresso «solidarietà ai colleghi aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro», e condannato «duramente questo inqualificabile episodio. I giornalisti della Tgr Calabria non si fermeranno davanti ad alcuna intimidazione: continueremo a documentare con scrupolo ogni fatto di cronaca, per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto a essere informati».
«L’aggressione alla troupe della Tgr Rai Calabria, inviata a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è un episodio inqualificabile e inquietante. Esprimo sincera solidarietà al giornalista Lorenzo Gottardo e agli operatori aggrediti, al caporedattore Riccardo Giacoia e a tutta la redazione. I cronisti della Rai in Calabria svolgono quotidianamente un servizio fondamentale per tutta la nostra comunità, documentando con scrupolo e professionalità ogni fatto regionale di interesse pubblico. Li ringrazio per il loro prezioso lavoro e condanno fermamente questo gravissimo gesto». Così il presidente della Regione Roberto Occhiuto.
«È inaccettabile l’aggressione ai danni di una troupe della Rai della Calabria, impegnata a San Pietro di Caridà, nel Reggino, in un approfondimento giornalistico su un omicidio». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito democratico calabrese. «Alle vittime di questo gesto incivile, gesto che condanniamo come Partito democratico, esprimiamo vicinanza e sostegno incondizionati: al giornalista Lorenzo Gottardo e – prosegue il segretario dei dem calabresi – agli operatori che erano con lui, come a tutta la redazione guidata dal caporedattore, Riccardo Giacoia. Giornalisti e operatori della Rai svolgono un servizio prezioso, specie in Calabria e per diverse ragioni, raccontando luci e ombre del territorio regionale con professionalità, terzietà e coraggio. Difendere l’informazione – conclude il senatore Irto – significa difendere la democrazia e la libertà».
Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, esprime «solidarietà alla troupe del Tgr, alla redazione e al caporedattore Riccardo Giacoia per l’aggressione subita in provincia di Reggio Calabria. Azioni cosi offensive e sprezzanti, tese a condizionare l’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo, vanno fermamente condannate».
«Esprimo la mia solidarietà alla troupe della Tgr Calabria aggredita durante la realizzazione di un servizio nel Reggino su un grave fatto di cronaca. Il tg regionale Rai, quale servizio pubblico, ha un ruolo fondamentale nell’assicurare il diritto all’informazione dei cittadini calabresi, ed è intollerabile che si tenti di condizionare con minacce e violente aggressioni il lavoro dei professionisti, giornalisti, tecnici e operatori, che quotidianamente lavorano alla sua realizzazione. Condannando fermamente il grave episodio, che sarà posto all’attenzione del Centro di coordinamento del Viminale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, rivolgo la mia vicinanza al capo redattore Riccardo Giacoia e all’intera redazione». E’ quanto afferma l’on. Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all’Interno.
“Esprimo la mia vicinanza a Lorenzo Gottardo e alla troupe della Tgr Calabria aggrediti brutalmente durante la realizzazione di un servizio nella Piana di Gioia Tauro. Un episodio grave e inaccettabile, che purtroppo dimostra che c’è ancora chi crede di poter intralciare l’esercizio della libertà di stampa a colpi di violenza e intimidazioni. Nell’estendere la mia solidarietà a tutto il corpo redazionale della Tgr Calabria, desidero esprimere il mio incoraggiamento ai giornalisti impegnati ogni giorno per informare i cittadini e raccontare la verità. Auspico che gli autori di questa vile aggressione siano assicurati alla giustizia”. Così il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto.
«Leggo con grande dispiacere e sconforto su quanto avvenuto a San Pietro di Caridà ai danni dei giornalisti e degli operatori Rai impegnati in un servizio, ai quali esprimo solidarietà in uno con l’impegno a fare in modo che qualunque forma di violenza, fisica o verbale che sia, venga messa al bando nelle dinamiche del dibattito pubblico”. E’ quanto dichiara il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, tramite i canali social, una volta appresa la notizia del pestaggio subito dal giornalista Lorenzo Gottardo e dai suoi colleghi, impegnati nel seguito giornalistico dell’omicidio consumatosi in quella zona del Reggino il giorno prima. “Nessun clima comprensibilmente teso determinato dal dolore di una perdita – conclude Biasi – può giustificare la veemenza di questa reazione violenta, contro dei professionisti di cui conosco personalmente l’equilibrio e l’umanità, impegnati solo nel loro lavoro. La condanna del gesto e la solidarietà alle vittime si accompagnano, per quanto mi riguarda, alla più assoluta fiducia verso un sistema dell’informazione che deve rimanere protetto praticamente e culturalmente da ogni ingiustificata violenza».
«E’ con profonda indignazione che apprendo dell’aggressione subita da Lorenzo Gottardo e dalla troupe della TGR Calabria durante la realizzazione di un servizio in provincia di Reggio Calabria, documentando fatti di interesse pubblico per l’informazione dei cittadini». Così la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia. «L’aggressione subita – riprende – rappresenta un attacco non solo alla loro integrità fisica, ma anche alla libertà di stampa e all’importante ruolo dei media nell’informare e nel garantire trasparenza nelle comunità. Esprimo piena solidarietà ai giornalisti della TGR Calabria e a tutti i giornalisti che, nonostante le difficoltà e le minacce, continuano a svolgere il loro lavoro con coraggio e dedizione. L’auspicio è che venga fatta luce sull’aggressione e che i responsabili siano portati davanti alla giustizia».
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