REGGIO CALABRIA «Ho ricevuto, da parte del vicepresidente del coordinamento di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento sanità, Saverio Laganà, una sollecitazione per l’istituzione di un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile, a Reggio ed in Calabria. Girerò la richiesta, che assume anche connotazioni politicamente rilevanti essendo il rappresentante di un partito a sollecitare, al governatore Roberto Occhiuto, nelle vesti di commissario straordinario per il piano di rientro sanitario in Regione, ma è bene evidenziare che sin dal mio primo mandato, datato 2016-2020, ho incessantemente ribadito tale impellenza, anche in nome e per conto di famiglie e della magistratura minorile». E’ quanto afferma il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione, Antonio Marziale. «Il medico Laganà – aggiunge Marziale – scrive che le patologie di competenza neuropsichiatrica infantile, in Italia, sono in aumento dopo li periodo pandemico da Covid-19. Esse sono molto diverse tra loro, rivestendo importanza sia nella sfera clinico-neurologica che in quella psichiatrica. Tra le più comuni: disturbi e ritardi del linguaggio, disturbi psicomotori e cognitivi, disturbi dello spettro autistico, paralisi centrali infantili, disturbi dell’apprendimento o Dsa, neoplasie infantili, sindrome da deficit di attenzione o iperattività (ADHD), epilessia, disturbi del sonno, depressione infantile, disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva, disturbi della personalità nell’infanzia, disturbo di regolazione e disturbi della personalità nell’infanzia». «Un elenco, quello del vicepresidente di FdI reggino – sostiene ancora il garante – che non lascia nulla all’immaginazione e che, nella provincia di Reggio, così come nel resto della Regione, non beneficia di un vero e proprio reparto di neuropsichiatria infantile e vi è da evidenziare che la Calabria è la regione con il più alto indice di povertà educativa infantile, quindi di disagio psicosociale. I pochi posti letto riservati ad alcune di queste patologie sono inseriti nel contesto dei reparti di pediatria e addirittura, per gli stati patologici psichiatrici acuti negli adolescenti, dove l’unico rimedio è il ricovero coatto, ci si deve rivolgere alla Regione Sicilia dove esistono case protette, abilitate ad ospitare i giovani pazienti affetti da patologie importanti, in grado di provocare lesioni traumatiche a loro stessi ma anche a terzi». «Laganà era presente alla mia ultima relazione annuale, nel marzo scorso – sottolinea Marziale – ed insieme agli altri tantissimi astanti ha potuto constatare che l’istituzione di almeno un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile in Calabria è stata la mia più pressante ed accorata richiesta assicurando che la segnalazione di FdI di Reggio arriverà, come tutte le altre a me indirizzate, all’attenzione delle istituzioni competenti».
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