LAMEZIA TERME “Tutor” per la Lega Calabria, “balie” per un Carroccio quale quello regionale particolarmente rissoso e nervoso. Da mesi in pianta stabile il leader Matteo Salvini ha insediato in Calabria il fidatissimo e operativissimo Claudio Durigon, il sottosegretario al Lavoro “braccio armato” del capo con la missione di acquistare alla causa leghista nuovi innesti, possibilmente strappandoli a Forza Italia: i colpi di mercato della Lega sotto questo aspetto sono abbastanza significativi, con le new entry – anticipate dal Corriere della Calabria – dei consiglieri regionali Giuseppe Mattiani (ufficiale da settimane) e Katya Gentile (in attesa di ufficializzazione ma si tratterebbe di ore). Ma l’operazione Europee, che per la Lega è lo spartiacque tra la sopravvivenza e il rilancio, non finisce qui, perché i vertici nazionali del Carroccio sono sempre più insoddisfatti dei leghisti di Calabria e soprattutto sempre più insoddisfatti degli sbandamenti di un partito nel quale ognuno – dai parlamentari ai consiglieri regionali – va per conto proprio, non disdegnando nemmeno il “fuoco amico”. Ed ecco che in Calabria sta per planare un commissario proveniente dalla Puglia, un commissario “a tempo determinato”, con il compito di prendere per mano la Lega Calabria per tutto il tempo della campagna elettorale: secondo fonti interne al Carroccio, si tratta del deputato pugliese Rossano Sasso, di Bari (nella foto con Salvini), già sottosegretario all’Istruzione nel governo Draghi, un “custode” dell’ortodossia leghista. Un altro “tutor”, dunque, una figura che il partito di Salvini ha utilizzato già per mettere in riga la Lega calabrese: avvenne così con il primo commissario Cristian Invernizzi, del quale si ricorda – era l’estate del 2021 – il monologo in un’assemblea a Catanzaro nella quale spiegava agli imberbi salviniani calabresi l’Abc del “buon leghista”. Probabilmente le cose, da quel giorno, non sono molto cambiate, nella Lega di Calabria, se il partito a livello regionale, pur esprimendo consistenti rappresentanze istituzionali, ha perso appeal e voti (in linea per la verità con la dinamica nazionale). Un crollo che Salvini evidentemente vuole arrestare per schivare l’assalto dei frondisti interni, che hanno il fucile spianato e lui nel mirino: alle Europee del 2019 la Lega in Calabria fu il secondo partito più votato, un 22,6% però dilapidato in pochi anni e ridotto al 5,8% delle Politiche del 2022. E allora ecco spiegati i “tutor” per la Lega di Calabria, ecco spiegato il “tutor” elettorale Sasso. Poi, dopo le Europee, si vedrà se il tutoraggio diventerà “a tempo indeterminato”. (c. a.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x