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Bimbi calabresi a rischio: oltre 4 su 10 in sovrappeso

La regione è seconda in Italia. Ma il governo taglia i fondi per i centri sui disturbi alimentari

Pubblicato il: 12/04/2024 – 10:51
di Roberto De Santo
Bimbi calabresi a rischio: oltre 4 su 10 in sovrappeso

CATANZARO Oltre 4 bambini su 10 in Calabria soffre di obesità o comunque è sovrappeso. Un dato che colloca la regione al secondo posto in Italia per eccesso di peso tra i giovanissimi. Un aspetto che dovrebbe alzare il livello di attenzione tra i decisori politici anche in chiave di prevenzione di patologie più gravi che possono colpire i calabresi più piccoli e che dopo le “abbuffate” delle festività pasquali dovrebbe divenire una delle priorità per il sistema sanitario.

L’ultima manovra finanziari ha tagliato le risorse del Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari


Anche se i segnali del mondo della politica nazionale non fanno ben sperare. L’ultima legge di Bilancio approvata ha infatti cancellato i 25 milioni di euro che, nel biennio 2023-24, erano stati stanziati dal governo per il Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari. Un fondo nato con lo scopo di aprire ambulatori dove non c’erano e di creare una rete che potesse offrire le stesse possibilità ai pazienti che soffrono di queste patologie. In Calabria di questi centri allo stato ne esistono solo due e senza quelle risorse sarà difficile programmarne degli altri per aiutare soprattutto i pazienti più fragili, a partire dei più piccolini.
L’allarme sulla qualità della vita dei calabresi più piccini lo ha lanciato anche lo studio “Okkio alla salute”.

I dati

In particolare, secondo l’ultimo report del sistema di sorveglianza promosso e finanziato dal Ministero della Salute, il 42,1% dei piccoli tra i 6 e gli 11 anni presenta un indice di massa corporea (Imc) eccessiva.
Nello specifico, stando ai dati del report, il 5% dei minori calabresi risulta in condizione di obesità grave, il 10,6% risulta obeso, il 26,4% sovrappeso, il 55,9% normopeso ed il 2% sottopeso. Se rapportato in dati assoluti, emerge che il numero di bambini sovrappeso e obesi nella regione sarebbe pari a 44.476, di cui obesi 16.586.
Numeri che risultano decisamente più alti della media nazionale che si ferma complessivamente al 29,8% con il 20,4% di bambini che risultano in sovrappeso e il 9,4% in condizione di obesità (grave o media).


Confrontando i dati regionali, con questi numeri la Calabria risulta tra le peggiori, superata solo dalla Campania in cui il 44,2% dei piccoli in età compresa tra gli 8 e i 9 anni presentano situazioni di sovrappeso o di obesità.
Una condizione che li espone a rischi per la propria salute. «Il sovrappeso e l’obesità – si rileva nel rapporto – sono un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e una sfida prioritaria per la sanità pubblica. In particolare, l’eccesso ponderale in giovane età ha implicazioni a breve e a lungo termine sulla salute e rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie in età adulta».

Il profilo

Tracciando un profilo dei bambini in Calabria che vivono in questa condizione, risulta che sono maggiormente presenti nei centri con meno di 10mila abitanti. Inoltre è determinante la condizione di scolarità della madre.


Con il crescere del titolo di studi della mamma, infatti, diminuisce il tasso di bimbi che presentano problemi di sovrappeso: da 21% per titolo di scuola elementare o media, a 16% per diploma di scuola superiore, a 9% per la laurea.
Altro elemento che predisporrebbe al fenomeno è legato sempre alla condizione dei genitori.
Quando almeno uno dei due genitori è in sovrappeso, infatti, un quarto dei bambini risulta in sovrappeso e il 16% obeso. Mentre se almeno un genitore è obeso il 34% dei bambini è in sovrappeso e il 21% obeso.

Le cattive abitudini alimentari

Influiscono anche le cattive abitudini alimentari dei bambini. Stando all’esito dell’indagine, il 12% dei bimbi presi a campione in Calabria non fa colazione quotidianamente a cui si aggiunge un 37% di loro coetanei che non la fa adeguatamente, cioè è sbilanciata in termini di carboidrati e proteine.


C’è di più, ben 7 bambini su dieci consuma una merenda di metà mattina abbondante e dunque non adeguata alla corretta alimentazione. Inoltre c’è un 28% di piccoli che beve ogni giorno una bibita zuccherata e gassata.
Senza contare che il 38% dei bambini calabresi non mangia quotidianamente frutta e verdura. Ancor meno, quelli che fanno un pasto con legumi almeno una volta la settimana: 15%. E sempre, come cattiva abitudine alimentare dalla ricerca emerge che il 43% dei bambini consuma snack dolci più di 3 giorni a settimana e il 10% consuma snack salati più di tre giorni a settimana.

Sedentari e attaccati allo schermo

Agli errori alimentari si sommano poi i cattivi stili di vita condotti da una buona fetta di bambini calabresi presi ad esame dalla ricerca. Così risulta che un quarto del campione di bimbi non ha svolto attività fisica il giorno prima dell’indagine. Così come il 58% ha una tv nella propria camera da letto. Con questa premessa risulta conseguente che il 16,4% dorme meno delle ore ideali di sonno: 9 ore per notte. Ed il 57,6% trascorre più di due ore davanti allo schermo di una tv, di un video gioco, di un tablet o di un cellulare.
Numeri e dati che ripropongono gli elevati rischi che corrono, i giovanissimi calabresi per la loro salute futura. (r.desanto@corrierecal.it)

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