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Daqua: «Accertata la piena bontà e legittimità dell’intero operato di Lucano»

Il legale sulle motivazioni dei giudici della Corte d’appello reggina: «Siamo soddisfatti». L’ex sindaco: «Il dolore si è trasformato in speranza»

Pubblicato il: 12/04/2024 – 16:54
di Mariateresa Ripolo
Daqua: «Accertata la piena bontà e legittimità dell’intero operato di Lucano»

REGGIO CALABRIA «Siamo soddisfatti in quanto la Corte d’appello ha accertato e dichiarato la piena bontà e legittimità, sotto ogni profilo, dell’intero operato di Lucano». Così al Corriere della Calabria l’avvocato Andrea Daqua commenta le motivazioni dei giudici di secondo grado sulla posizione dell’ex sindaco di Riace nell’ambito del processo “Xenia”. Dagli oltre tredici anni di carcere a solo diciotto mesi (con pena sospesa) per una «residua ipotesi di falso su una determina». Su Mimmo Lucano i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria si erano già espressi ribaltando, di fatto, la sentenza in primo grado del Tribunale di Locri. Sentenza che adesso spiegano con motivazioni che riabilitano il modello di accoglienza nato nel piccolo borgo di Riace. Durante il processo, nel corso delle arringhe finali i legali di Lucano, Daqua e Giuliano Pisapia, avevano chiesto alla corte di ribaltare la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che aveva motivato la sentenza in 900 pagine definendo Lucano «dominus indiscusso» del sistema messo in piedi a Riace per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Richiesta che è stata accolta dai giudici della Corte d’appello.

Lucano: «Strada facendo il dolore si è trasformato in speranza»

Mimmo Lucano, oggi candidato di Alleanza Verdi e Sinistra alle prossime elezioni europee, sui social ha invece commentato così la notizia: «Oggi, 12 aprile, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Strada facendo il dolore si è trasformato in speranza. Una speranza che voglio condividere con i miei familiari, con gli avvocati Antonio Mazzone, Andrea Daqua, Giuliano Pisapia e il mio amico giornalista Enrico Fierro. Con chi ha subito e subisce persecuzioni per colpa di una giustizia a volte ingiusta. Mi viene da pensare a Ilaria Salis e Julian Assange. Con tutti i compagni e le compagne che ancora credono che un altro mondo è possibile. Hasta Siempre».
(m.ripolo@corrierecal.it)

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