CATANZARO «Sono trascorsi oltre tre mesi da quando ho notificato, nell’interesse dell’Usb di Tonino Jiritano, l’istanza di accesso agli atti, ai sensi della legge 241/90, al fine di avere gli atti relativi alla realizzazione del secondo pronto soccorso presso il presidio Mater Domini di Catanzaro. E però, ad oggi, il presidente di Regione e commissario ad acta per la sanità, il commissario dell’azienda Dulbecco ed il Rettore dell’Umg hanno serbato un ingiustificato ed illegale e intollerabile silenzio». Lo scrive l’avvocato Francesco Pitaro. «Il pronto soccorso del presidio Mater Domini – rileva Pitaro – costituisce punto fondamentale del protocollo d’intesa e unità operativa fondamentale della Dulbecco nonché struttura essenziale per far fronte alle emergenze sanitarie. Ciononostante sulla questione, che è essenziale e fondamentale e strategica per la salute della comunità, nonostante il tempo accumulato sia ormai enorme, regna un vergognoso oscurantismo al punto che si negano contra ius le carte e si violano i diritti primari in materia sanitaria facendo, conseguentemente, intendere che dietro il silenzio si nascondano inerzia e immobilismo e che nulla di buono ci si possa attendere nonostante le previsioni contenute nel protocollo d’intesa che costituisce atto fondamentale dell’azienda Dulbecco e della legge regionale istitutiva. Occhiuto dia piena esecuzione alle leggi del Consiglio regionale e sostituisca all’oscurantismo un pratico e reale dinamismo consegnando le carte, se effettivamente vi sono, e ponga in essere ogni utile condotta per consentire la realizzazione del secondo pronto soccorso del presidio Mater Domini la cui realizzazione – conclude l’avvocato catanzarese – permetterebbe di alleggerire gli operatori sanitari del pronto soccorso del Pugliese e offrirebbe più efficienti risposte sanitarie».
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