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Vinitaly, Demma: «L’ambizione è raccontare al meglio la Calabria»

Il direttore del Parco Archeologico di Sibari: «Finalmente decidiamo di far conoscere al mondo la nostra storia. La rivoluzione è iniziata»

Pubblicato il: 14/04/2024 – 16:14
Vinitaly, Demma: «L’ambizione è raccontare al meglio la Calabria»

VERONA «La grande ambizione è far sapere al mondo che tutto è cominciato in Calabria. È un’ambizione che stiamo coltivando insieme al presidente Occhiuto, agli assessori Gallo e Varì. Se utile a questo scopo sarà organizzare il Vinitaly nel Parco archeologico di Sibari ci lavoreremo e ci proveremo con tutte le forze, compatibilmente con le necessità di tutela del sito. Ci stiamo lavorando e probabilmente ci riusciremo. L’ambizione è raccontare al meglio la Calabria». Così ai microfoni del Corriere della Calabria Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari, presente a Verona al Vinitaly. Sul claim scelto per rappresentare la Calabria, Demma ha detto: «Finalmente decidiamo di far conoscere al mondo la nostra storia. Che il vino, che le più antiche testimonianze di consumo e addomesticazione della vite sulla penisola italica provenisse dalla Calabria, lo sappiamo da sempre, finalmente proviamo a raccontarlo nei nostri musei, nei nostri parchi archeologici, e proviamo a raccontarlo a chi di vino si occupa e al Vinitaly». «La cultura di Sibari – ha aggiunto Demma – è la cultura della Magna Grecia. Abbiamo una profondità storica invidiabile, che trova in Sibari un suo punto focale. Il claim di questo Vinitaly 2024 dello stand della Regione Calabria è questo, dove tutto è cominciato, è la prima volta che viene utilizzato, lo sabbiamo da secoli che tutto è cominciato da noi, è un bel segnale di cambiamento, così come è un segnale di cambiamento che nelle giornate in cui ci sono nei nostri musei, in particolari a Sibari, le domeniche gratuite, la gente viene e voglia fare l’abbonamento perché è consapevole che il nostro patrimonio culturale deve essere frequentato, non visitato una sola volta. Sono facce della stessa medaglia: le istituzioni che si rendono conto di avere un grande passato che deve essere divulgato e i cittadini che si rendono conto di essere comunità culturale. La rivoluzione è iniziata». (redazione@corrierecal.it)

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