TROPEA Potrebbe arrivare a ore la decisione del Consiglio dei Ministri sul possibile scioglimento del Comune di Tropea. Ore di attesa per l’amministrazione Macrì, sotto la lente della Commissione d’accesso antimafia dall’ottobre scorso su decisione del Prefetto di Vibo Giovanni Paolo Grieco. La stessa è stata prorogata lo scorso gennaio, con tre mesi aggiuntivi che sono stati concessi ai commissari. Stasera potrebbe essere annunciato l’esito dei controlli e la conseguente decisione del Consiglio dei Ministri. Tropea è solo uno dei comuni vibonesi finiti nel mirino dell’antimafia, con la Commissione che si è insediata anche a Nicotera, Stefanaconi, Mileto e Filadelfia a cui si aggiungono Capistrano, Soriano e Acquaro già sciolti nel corso del 2023. Il sindaco di Tropea Giovanni Macrì da tempo protesta contro l’attività della Commissione. «Quello che sta accadendo – aveva commentato a gennaio – con la proroga della commissione d’accesso, iniziativa che di fatto sta smontando progressivamente la stessa agibilità e motivazione quotidiana nell’azione di governo e dei suoi rappresentanti istituzionali, si sta dimostrando di una gravità inaudita. Siamo di fronte ad una vera propria vergogna». Macrì ha più volte criticato la legge sullo scioglimento definendole «imperfetta, pericolosa e dannosa».
x
x