«Una vetrina nella vetrina, 83 aziende sotto un unico cappello nel padiglione 12 della Calabria, per la prima volta in assoluto, segno di un grande sforzo anche da parte di Arsac». Lo ha detto al Corriere della Calabria Fulvia Caligiuri, commissario di Arsac. «All’interno della vetrina del Vinitaly, e quindi del mondo vitivinicolo calabrese, c’è anche quella importante dell’olio, anche in questo caso sotto un unico cappello e un unico marchio IGP», ha ricordato Caligiuri. «Questi sono esempi che servono a far capire che l’ultimo sforzo da fare è quello della condivisione, un percorso che sarà più facile se saremo tutti insieme. Solo così otterremo risultati che altrimenti da soli non avremmo mai ottenuto».
La Calabria agricola ed agroalimentare comincia a fare sistema, dunque, sospinta anche da iniziative e soluzioni unitarie. «La parte vitivinicola ha fatto già dei passi in avanti negli ultimi 15-20 anni – ha ricordato Caligiuri – quella del mondo dell’olio è iniziata da poco. Qui ma manca soprattutto la parte legata alla trasformazione, siamo i secondi produttori in Italia. Il nostro “oro verde” lo produciamo qui però lo imbottigliamo anche in altre parti dell’Italia e questo non va bene. Il valore aggiunto deve rimanere in Calabria. Lo dobbiamo capire noi come istituzioni, come mondo agricolo, come produttori e sicuramente quell’ultimo passo lo faremo insieme».
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