COSENZA Decima tappa a Cosenza, con il Comitato Piccola Industria di Unindustria Calabria e Confindustria Cosenza per il ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con il Digital Innovation Hub Calabria, la rete dei DIH, la media partnership de L’Imprenditore. Obiettivo è sensibilizzare e informare le piccole imprese sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale che, nonostante le potenzialità, rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni. Secondo dati Eurostat del 2023, solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane (10-49 dipendenti) si attesta al 4,4%, contro il 24% delle grandi imprese (oltre 250 dipendenti). Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. Per quanto riguarda la Calabria, dai dati ISTAT emerge che le imprese con almeno un livello base di digitalizzazione sono solo il 53%. Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, il mercato del digitale in Calabria nel 2022 ha raggiunto circa 1,09 miliardi, con un aumento dello 0,3% rispetto al 2021. Tale crescita, seppur contenuta, è stata la quarta più alta tra le regioni del Mezzogiorno (dietro a Molise, Campania e Puglia e davanti a Sardegna, Sicilia, Basilicata e Abruzzo).
L’intelligenza artificiale si pone al centro di un triangolo i cui vertici sono competenze, infrastrutture e tecnologie, intorno ai quali orbitano tanti altri elementi necessari a una corretta implementazione della digitalizzazione. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA. Se poi guardiamo ai dati Eurostat relativi alle motivazioni che limitano l’utilizzo dell’IA, le imprese del nostro Paese esprimono meno preoccupazioni della media europea ma il freno maggiore consiste nella carenza di competenze adeguate. È quindi fondamentale approfondire la conoscenza degli strumenti a disposizione e comprendere meglio quale siano le ragioni alla base di uno scarso utilizzo di queste tecnologie. «La corsa repentina e continua della tecnologia non fa che aumentare i ritardi che ancora permangono nel nostro Paese in termini di connessione, competenze e capacità industriale. I progressi sulla connettività veloce, nonostante siano al centro del PNRR, procedono con non sufficiente rapidità. Guardando alla Calabria non possiamo non constatare come alcune zone produttive, già scarsamente collegate fisicamente, abbiamo enormi problemi anche nella connettività digitale» ha dichiarato Giovanni Baroni, Presidente di Piccola Industria Confindustria.
«Le testimonianze di oggi ci dimostrano che anche realtà piccole nel Mezzogiorno hanno competenze e qualità eccezionali. In questo contesto il ruolo della politica pubblica, e aggiungo anche del sistema associativo di Confindustria, è creare un effetto “spillover”, partire dai punti di forza del territorio, come il Digital Innovation Hub, l’Università della Calabria o come le aziende che abbiamo ascoltato, per contagiare e rinnovare il sistema produttivo del territorio», ha affermato Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform.
Per il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante «l’impatto sulla società e sui sistemi economici e industriali dell’intelligenza artificiale è estremamente rilevante. Le aziende possono trarre da questa tecnologia un vero e proprio slancio organizzativo, che permette loro di competere ed essere ancora più efficienti. È opportuno cercare di individuare i migliori percorsi di adozione, affiancando le imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, nel soppesare rischi e opportunità».
«Sono lieto che il roadshow sull’intelligenza artificiale faccia tappa a Cosenza perché il territorio ospita una delle Università più avanzate del nostro Paese sul tema e la presenza del professore Gianluigi Greco, accademico e coordinatore della task force del Governo sull’IA ne è ulteriore conferma. Siamo di fronte ad un’evoluzione epocale per l’innovazione già oggi realizzata e per le potenzialità che sono ancora da esplorare. Per le PMI calabresi potrà rappresentare un modo per colmare il divario con le imprese del resto del Paese», ha commentato il presidente Comitato Piccola Industria Calabria Daniele Diano.
«Grazie al Digital Innovation Hub Calabria stiamo spingendo molto sulle imprese affinché si rafforzi una rete di competenze adeguata a rispondere alle sfide che si prospettano all’orizzonte, con un occhio di riguardo per l’intelligenza artificiale. Abbiamo avviato un programma d’incontri per verificare il fabbisogno di servizi innovativi delle imprese e pianificare a stretto giro una serie di iniziative per spingere l’acceleratore sull’adozione delle relative tecnologie», ha concluso il presidente del Digital Innovation Hub Calabria Fortunato Amarelli.
Sul tema “La Via italiana per l’intelligenza artificiale” è intervenuto il professore Gianluigi Greco, direttore del Dipartimento di matematica e informatica dell’Università della Calabria e coordinatore Task Force del Governo sull’IA che ha sottolineato “il Comitato che ho presieduto ha ormai definito le linee strategiche per il periodo 2024-2026. Arriveremo da qui a breve all’approvazione di queste linee strategiche che definiranno un po’ i contorni degli investimenti, sia dello sviluppo della ricerca per le imprese, che della pubblica amministrazione e della formazione in Italia. Esistono anche una serie di regolazioni a livello italiano a cui si sta ragionando. Si sta definendo un decreto legge che definirà i contorni dell’utilizzo dell’IA in Italia, recependo la direttiva dell’E-Act. Insieme a questo c’è il G7 che è un’occasione molto importante per porre a sistema delle valutazioni in un contesto molto più ampio. L’Italia sta giocando un ruolo veramente decisivo, importante non soltanto nella definizione di politiche e di regolamentazione europee, ma anche nel provare a tradurre queste regole e queste visioni a livello di tutta la comunità del G7”. Le esperienze dal territorio, coordinate dal direttore generale di Anitec-Assinform Eleonora Faina, sono state presentate da Giovanni Caliò, Sergio Aquino, Salvatore Iiritano e Sara Laurita.
(redazione@corrierecal.it)
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