VERONA La premier Giorgia Meloni ha fatto visita ieri al Vinitaly di Verona. Inizialmente la sua presenza era stata annullata a causa dell’attacco iraniano contro Israele, ma all’ultimo momento Meloni ha deciso si visitare la Fiera. «Sono giornate un po’ complesse – ha dichirato davanti ai microfoni dei cronisti – ma ci ho tenuto particolarmente a essere qui oggi facendo uno sforzo significativo in queste curiose giornate per diverse ragioni: ribadire la centralità che questo governo attribuisce al mondo dell’agricoltura: alla capacità di continuare a produrre eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo. Chi pensa che bisogna cacciare l’uomo per difendere l’ambiente immagina un mondo che non esiste. Nel mondo reale abbiamo bisogno dell’opera dell’uomo per difendere la natura e la nostra capacità di trasmetterla alle giovani generazioni. Gli agricoltori sono i primi bioregolatori, gli agricoltori sono i primi a difendere l’ambiente e la natura. Abbiamo aumentato da 5 a 8 miliardi delle risorse per il comparso con il Pnrr». Sui licei del Made in Italy: «Esiste difficoltà a trovare operatori del settore. L’istruzione tecnica quasi sembrava un settore di serie B. Ma non c’è identità e cultura italiana senza il Made in Italy e per questo lo abbiamo chiamato liceo. Il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità. Testa, cuore, mani: questo quello che ha fatto il Made in Italy. Grazie, ragazzi, per quello che farete per raccontare l’Italia nel mondo». Sulle tensioni in Medio Oriente: «Sono contenta che ci sia una unità di vedute nel G7 su quello che va fatto relativamente al tema di Israele e Iran». Credo che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato, ma credo anche che dobbiamo essere molto lucidi».
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