VIBO VALENTIA «È importante che il Siulp abbia scelto la Calabria per il suo direttivo nazionale, ma non mi stupisce, perché abbiamo autentiche eccellenze negli uomini che devono occuparsi di garantire la sicurezza e la legalità». È il presidente della Regione Roberto Occhiuto ad aprire la riunione nazionale del Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia. Sicurezza e sviluppo gli argomenti all’ordine del giorno, due temi che per il governatore calabrese vanno di pari passo. «Per chi governa la regione – ha detto Occhiuto ai microfoni dei giornalisti – è molto importante poter contare sulla solidità di queste esperienze e credo che lo Stato negli anni abbia ben investito queste risorse». «Sulla Calabria ci sono tanti stereotipi che a volte non danno la rappresentazione di quanto straordinaria sia questa regione» ha detto nel suo intervento il presidente della Regione. «C’è stata una sottovalutazione della Calabria a livello nazionale, ma anche da parte dei calabresi e di chi ha governato questo territorio. Quando giro e vedo tanti scempi ambientali o depuratori costruiti senza alcuna logica, mi rendo conto che questa sottovalutazione ha riguardato innanzitutto i calabresi. Se noi non abbiamo l’orgoglio di mostrare quello che siamo è difficile che gli altri se ne rendano conto».
Da Occhiuto un “rimprovero” ai gruppi dirigenti che non hanno mostrato «le potenzialità della Calabria, ma che hanno impiegato più tempo a piangersi e rivendicare attenzione. Io sono felice perché da due anni si parla della nostra Regione anche per cose positive o di buona amministrazione». Il governatore cita il caso degli abusi edilizi e degli «scempi ambientali» presenti in Calabria, prendendo in causa l’accordo tra Regione e Legambiente per «trovarli e buttarli giù tutti». «Il rispetto della legalità va praticato ed è importante avere un rapporto sinergico tra istituzioni e forze dell’ordine. Un’azione non solo orientata alla repressione, ma anche a dare sicurezza agli imprenditori che vogliono investire in Calabria». Occhiuto porta l’esempio del protocollo tra Regione e Prefetture che garantisce alla Dia l’accesso alle banche dati della Regione «in maniera tale che possa svolgere più facilmente attività di controllo». «Protocolli del genere danno la garanzia alle imprese che vogliono investire che ci sono controlli e sicurezza. È un modo, per me, di rendere più attrattiva la Calabria. Un altro protocollo prevede di controllare sempre attraverso le banche dati i 3,5 miliardi che spendiamo annualmente per la sanità».
Presente all’incontro anche Wanda Ferro, sottosegretario del Ministero dell’Interno, che ai microfoni dei giornalisti sottolinea l’importanza «di svolgere il direttivo in Calabria del Siulp, il sindacato maggiormente rappresentativo delle forze di polizia». Un’opportunità per raccontare «una narrazione differente di una Calabria straordinaria che non ha bisogno di essere sottolineata perché lo testimoniano quelli che la abitano e, soprattutto, la storia di questa terra da un punto di vista archeologico e ambientale». «Questo – continua Ferro – non significa non supportare la Calabria attraverso la sicurezza e i mezzi che il governo Meloni sta mettendo in piedi in termini di organici e di tutto ciò che si sta facendo per i presidi di polizia». Sicurezza e cultura insieme per «giocare una partita alla pari contro la criminalità in cui le istituzioni devono fare il loro ruolo, cioè creare sviluppo e combattere ciò che non va bene, dando quell’immagine positiva che certamente c’è e che ci onora».
«La sfida della sicurezza – continua il sottosegretario all’Interno – è quella di far capire che lo Stato c’è, è presente e non arretra. Che tutto ciò che riguarda la criminalità organizzata viene combattuto, è solo questione di tempo». Non soltanto criminalità organizzata ma anche «tutta quella parte di sicurezza che riguarda la vita dei cittadini nel quotidiano». E ancora «quella volontà di creare un sistema di sicurezza per quanto riguarda l’immigrazione clandestina, ma a 360 gradi attraverso l’attenzione del governo con importanti risorse investite col decreto sud». Questo, conclude Wanda Ferro, «è un governo che guarda con grande attenzione al Sud e alla Calabria. E noi siamo qui per rappresentare questa regione nel miglior modo possibile». (Ma.Ru.)
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