VILLA SAN GIOVANNI «Sulla difesa della salute dei villesi e sulla tutela del nostro territorio non si possono accettare “compromessi”». E’ la presa di posizione del Circolo del Partito Democratico di Villa San Giovanni sul progetto del Ponte sullo Stretto. «Un progetto tutto da rifare, necessitano corpose integrazioni», ha commentato Enzo Musolino, segretario cittadino dem, dopo la pubblicazione delle 239 richieste di integrazione da parte della Commissione Via e Vas del Ministero dell’Ambiente. «La bocciatura – ha spiegato – è clamorosa, i termini sono interrotti, tutto è rimandato alla necessaria trasmissione, nei termini di legge e salvo proroghe, di numerosissime integrazioni al Progetto Definitivo». Una risposta da parte della Commissione arrivata sulla scorta delle osservazioni tecniche che sono state protocollate dai tanti enti e cittadini coinvolti, tra cui anche il Pd villese. Adesso in un manifesto affisso in città i dem rimarcano il loro “no” all’opera che il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini sogna di realizzare.
Nel manifesto il Pd dice: «No al compromesso su un progetto pieno di falle e carenze; No al compromesso su tavoli “finto” tecnici nelle segrete stanze; No al compromesso sui pareri necessariamente negativi che debbono certificare i mancati studi, le stime assenti, gli aggiornamenti inesistenti; No al compromesso sul terrore indotto dall’accelerazione negli espropri; No al compromesso sulle impossibili opere “compensative” al disastro; No al compromesso sulla Valutazione di Impatto Ambientale; No al compromesso sulla richiesta di mantenersi “terzi” in conferenza dei servizi; Sì al ruolo attivo dei Consiglieri Comunali chiamati a difendere la Città; Sì ad una delibera che blocchi tutti gli atti propedeutici alla cantierizzazione di Villa; Sì al dibattito pubblico che ci è stato negato dalla “legge” che ha voluto la Lega Nord; Sì all’unione laica delle forze di buon senso che si oppongono alla forzatura delle Destre; Sì al “Porto a Sud”, alla liberazione di Villa dall’inquinamento; Sì a uno sviluppo sostenibile fondato sulle necessità del territorio; Sì alla disobbedienza civile e all’ azione nonviolenta contro chi è pronto a distruggere Villa; Sì al coraggio degli amministratori e dei cittadini che vogliono ritornare ad essere i fautori del progresso cittadino contro i diktat e gli ammiccamenti dei “padroni del vapore”». (m.ripolo@corrierecal.it)
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