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Bonifica dell’ex Pertusola, cresce l’attesa per la conferenza dei servizi

Al vaglio nel vertice al ministero dell’Ambiente la proposta dell’Eni di smaltire nella discarica di Columbra, a Crotone

Pubblicato il: 18/04/2024 – 10:23
di Gaetano Megna
Bonifica dell’ex Pertusola, cresce l’attesa per la conferenza dei servizi

CROTONE Non spetta al commissario nominato dalla presidenza del Consiglio dei ministri prendere decisioni sulle attività di bonifica. Se mai ci fossero dubbi sulle competenze attribuite al commissario straordinario, a fare chiarezza c’è la sentenza del Tribunale regionale amministrativo della Calabria n. 01107/2021 pubblicata il 31 maggio del 2021.
La sentenza è stata emessa su un ricorso proposto dal Comune di Crotone contro il ministero dell’ambiente e nei confronti di Eni Rewind. I punti valutati dal Tar Calabria su richiesta del Comune sono nove.
Il Comune aveva chiesto, tra l’altro, l’annullamento del Pob fase 1 e il Tar ha rigettato la richiesta. Tra le questioni, quindi, poste dal Comune c’è anche la questione del ruolo attribuito al Commissario straordinario della bonifica, nominato dalla Presidenza del consiglio dei ministri che, all’epoca dei fatti, era Elisabetta Belli e oggi quella carica è ricoperta dal generale Emilio Errigo.

Il dispositivo del Tar

 Ecco cosa scrive il Tar nel dispositivo pubblicato il 31 maggio del 2021: «Al fine di accelerare la progettazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, utilizzando per le finalità suddette le somme liquidate per il risarcimento del danno ambientale a favore dell’amministrazione dello Stato con sentenza del Tribunale di Milano n. 2536 del 28 febbraio 2012, ma tale sentenza distingue le attività di bonifica per la riparazione del danno ambientale in forma specifica affidate al Pob da porre in essere dalla Syndial spa ora Eni Rewind da quello ristorato per equivalenti in favore dello Stato».
Non ci sono, quindi, dubbi interpretativi sul ruolo assegnato al commissario. Non dovrebbe esercitare competenze per quanto attiene le attività di bonifica previste dal Pob fase 2, che sono di esclusiva competenza di Eni Rewind. Nel passaggio successivo il dispositivo del Tar Calabria sottolinea che «il commissario straordinario aveva, dunque, competenza per interventi diversi dal Pob».
In sostanza il commissario deve realizzare interventi di bonifica non riguardanti l’area industriale che è, invece, normata dal contenuto del Pob fase 2. Il Tribunale di Milano, con la sentenza del 2012, ha assegnato alla città di Crotone la somma di circa 50 milioni di euro diventati circa 70 milioni di euro con l’aggiunta degli interessi, attribuendo la gestione di questi fondi alla Presidenza del consiglio dei ministri (al governo nazionale). Al commissario Errigo sono stati consegnati circa 65 milioni. C’è già una proposta redatta dallo stesso commissario su come spendere quella somma. La proposta è stata consegnata ai sindacati e agli ordini professionali per ottenere un loro parere tecnico.
Già nei prossimi giorni, se non ci saranno intoppi, il piano di spesa e di interventi proposto da Arrigo dovrebbe diventare operativo.

Conferenza dei servizi a Roma

In questa fase l’attenzione è, comunque, rivolta alla conferenza dei servizi convocata dal ministero dell’Ambiente per il prossimo 3 maggio.
L’ordine del giorno della conferenza prevede la discussione sulla nuova proposta dell’Eni di smaltire nella discarica di Columbra, a Crotone, i veleni che sono attualmente depositati nella “Passeggiata degli innamorati”, una discarica costruita sull’arenile del tratto di mare che si trova a ridosso dei siti industriali dell’ex Enichem ed ex Pertusola Sud.
In quella discarica sono stati stipati circa un milione di tonnellate di veleni. Sono questi veleni che necessitano di essere smaltiti in altri impianti.
La Conferenza decisoria del 24 ottobre 2019, che ha accolto il deliberato del Paur disposto dalla Regione nell’estate dello stesso anno, prevede che i veleni di Crotone devono essere trasportati fuori dalla Calabria. È questo che ora sta contestando Eni Rewind. Contro il proposito dell’Eni, a Crotone, si sono costituiti comitati e movimenti che stanno mettendo in atto una serie di attività. (redazione@corrierecal.it)

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