REGGIO CALABRIA Un’agenda piuttosto scarna. Un solo appuntamento istituzionale al momento appare sul calendario della politica regionale nei prossimi giorni. Tra l’attenzione generale rivolta alla conclusione delle trattative per la scelta dei candidati alle elezioni europee e amministrative e alcune festività nazionali, il ritmo dei partiti, anche quelli della maggioranza di centrodestra, sembra registrare quanto meno un rallentamento, dopo le ultime settimane scoppiettanti culminate nella seduta del Consiglio regionale dedicata all’autonomia differenziata. L’agenda dunque per ora registra domani la convocazione della prima Commissione Affari generali e istituzionali di Palazzo Campanella, anche se all’ordine del giorno ci sono due provvedimenti importanti: l’esame del testo di legge che istituisce la società in house della Regione sulla digitalizzazione, presentata da Fratelli d’Italia, e l’esame del testo di legge, a firma del presidente Filippo Mancuso, dei consiglieri di Azione Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano e del capogruppo del Misto Antonio Lo Schiavo, che istituisce un’altra Agenzia, quella per l’energia.
In verità, i due testi (i cui contenuti sono stati anticipati nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria) hanno un percorso diverso, perché la proposta sull’Agenzia per l’energia è già stata approvata nella quarta e nella sesta commissione e dunque sembra viaggiare spedita verso l’approdo in aula, mentre in “Prima” si tratta dello step iniziale per la proposta di legge sulla società digitale, ma il fatto che quest’ultimo testo sia stato “incardinato” a distanza di pochissime settimane dal suo deposito la dice lunga sull’intenzione della maggioranza di centrodestra di stringere anche qui i tempi, anche se verosimilmente il via libera alla proposta di FdI potrebbe arrivare dopo le elezioni. Sul piano politico si tratterà di capire quanto le ultime “tossine”, acuite anche dalle dinamiche elettorali, possano incidere sugli equilibri della maggioranza di centrodestra, alle prese con le tensioni tra Forza Italia e Lega, con le fibrillazioni nel Carroccio dopo la seduta sull’autonomia differenziata, e con una nuova geografia del Consiglio regionale dopo l’addio di Katya Gentile a Fi. (a. c.)
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