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In Calabria il campo largo è più di un laboratorio. «L’avversario da battere è il centrodestra»

Alla Conferenza programmatica del Pd gli interventi della leader M5S Orrico e del segretario di Sinistra Italiana Pignataro rilanciano l’alleanza

Pubblicato il: 21/04/2024 – 6:57
In Calabria il campo largo è più di un laboratorio. «L’avversario da battere è il centrodestra»

LAMEZIA TERME «Abbiamo nemico e un avversario da combattere e da sconfiggere: il centrodestra», dice Anna Laura Orrico, coordinatrice del Movimento 5 Stelle. «Se stiamo tutti insieme probabilmente riusciamo a sconfiggere un’idea della destra, una destra che non lavora a caso ma ha un progetto ben definito di società», sostiene il segretario di Sinistra Italiana, componente dell’Alleanza Verdi Sinistra, Fernando Pignataro. La platea che registra queste parole è quella della Conferenza programmatica del Pd a Soveria Mannelli, una convention di due giorni nei quali i dem hanno organizzato tavoli e confronti per elaborare un progetto di alternativa al governo della Calabria ma anche per lanciare la sfida delle Europee. E poi per rinnovare il progetto del campo largo progressista, che in Italia stenta mentre invece in Calabria è più di un “laboratorio”, perché si è già sostanziato in alleanze concrete sui territori. Un progetto che – a quanto emerge dalle parole di Orrico e Pignataro – dalla Conferenza programmatica del Pd sembra trovare ulteriore slancio: i toni dell’esponente pentastellata e dell’esponente di Si sono diversi ma il senso, francamente, appare quanto meno simile.

L’intervento di Orrico

Per Orrico, che da mesi lavora con il segretario regionale del Pd Nicola Irto sia sul piano programmatico sia sul piano delle alleanze, «Vibo Valentia è il primo esempio di un percorso e di una dialettica sicuramente vivace a livello nazionale e poi molto concreta anche sui territori perché alla fine dei conti siamo tutti calabresi e le problematiche sono quelle che conosciamo da sempre e proviamo ad affrontare da sempre. Condividiamo un determinato approccio su temi fondamentali, perché in Parlamento abbiamo portato insieme avanti la battaglia per il salario minimo, stiamo lavorando su un percorso che riguarda il rafforzamento della sanità pubblica e ovviamente sulla Calabria ci sono tanti altri temi su quelli possiamo e dobbiamo lavorare insieme perché abbiamo un nemico e un avversario da combattere e da sconfiggere. L’avversario – rimarca la parlamentare e coordinatrice M5S – è il centrodestra che tanto a livello nazionale quanto a livello calabrese non sta assolutamente dando le risposte che i calabresi, forse illusoriamente, quei pochi che sono andati a votare si aspettavano». Dalla platea di Soveria Mannelli Orrico parla quindi di «un centrodestra che fa cassa sui poveri, sulle fragilità dei territori come quello calabrese, è un governo nazionale che aumenta e aumenterà le diseguaglianze con l’autonomia differenziata, che è un’altra battaglia, un altro terreno comune sul quale insieme al Pd stiamo lavorando. E poi c’è un nemico comune a tutti: l’astensionismo. Alle ultime Regionali in Calabria è andato a votare meno del 40% degli aventi diritto al voto.  È una malattia ormai patologica per il nostro territorio, è un cancro che dobbiamo estirpare e lo possiamo estirpare soltanto se riconquistiamo la fiducia dei cittadini calabresi, la fiducia di quelle giovani generazioni che continuano ad andare via perché non solo qui non trovano le opportunità, ma spesso e volentieri non trovano neanche lo spazio per essere ascoltati. Dunque – conclude la coordinatrice pentastellata – buon lavoro al Pd, buon lavoro a tutti noi e in bocca al lupo alla Calabria del futuro».

Fernando Pignataro

L’intervento di Pignataro

«Io sono uno tra quelli che pensano non solo all’unità, perché c’è un nemico comune, ma a un progetto comune che esprima una nuova idea alternativa di società. Ho sentito alcune cose che sono patrimonio anche dell’analisi nostra e credo anche dell’analisi del Movimento 5 Stelle», osserva a sua volta dalla platea di Soveria Mannelli il segretario regionale di Sinistra Italiana Fernando Pignataro. «L’alternativa – specifica Pignataro – non può che partire da una nuova centralità di un lavoro qualificato, dal salario minimo, da quelle battaglie che abbiamo condotto insieme che ci stanno facendo pensare che una nuova società è possibile e che se stiamo tutti insieme probabilmente riusciamo a sconfiggere un’idea della destra, una destra che non lavora a caso ma ha un progetto ben definito di società. Un progetto che la destra – sottolinea Pignataro – esprime attraverso l’autonomia differenziata, lo esprime dando il contentino a Occhiuto sui Lep, lo esprime attraverso il premierato, lo esprime attraverso un tentativo di cancellare le altre voci, la libertà di stampa, i movimenti, le manganellate all’università. Fa tutto parte di un disegno ben preciso che noi tutti insieme dobbiamo tentare di battere». E ancora: «In Calabria poi abbiamo una singolarità, perché – rileva Pignataro – siamo l’ultima regione d’Europa in tanti settori, sanità, lavoro, occupazione, i salari. Da questa singolarità – ha fatto bene Irto a fare questa iniziativa così importante – può partire oggi una voce per tutto il Paese. Il Pd è importante per tutti noi: senza il Pd non c’è alternativa, e un Pd forte e trasparente serve a tutta l’alleanza che andremo a costruire perché – conclude il segretario regionale di Sinistra Italiana –  l’Italia ha bisogno di noi, ha bisogno di cambiare profondamente». (a. c.)

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