COSENZA «Simbolo della mancanza di visione dell’amministrazione Caruso ma anche della sua volontà di non proseguire sulla strada tracciata dal predecessore Mario Occhiuto», il Planetario è – per i consiglieri di minoranza che stamattina hanno convocato una conferenza stampa davanti all’imponente struttura nei pressi del ponte di Calatrava – solo la prima tappa di una serie di focus sulle tante opere abbandonate (la prossima è prevista a breve ai BocsArt) avviare nel decennio occhiutiano.
Tra oggi e domani gli esponenti di centrodestra depositeranno un’interrogazione al sindaco per avere risposte sui temi sollevati già nei giorni scorsi: i furti, la sorveglianza e, soprattutto, se esista o meno un’idea sulla gestione di un’opera definita “appetibile”, tanto da avere incassato in 4 mesi circa 80mila euro; prima lo stop imposto dal Covid e poi il cambio di amministrazione hanno reso il Planetario una scatola vuota. «C’era un utile – ha commentato Giuseppe D’Ippolito (FdI) – e qui oggi, oltre alla protesta, vogliamo lanciare una proposta: si rinnovi il partenariato con l’Unical non solo in ambito scientifico ma anche gestionale, ipotizzando magari delle migliorie energetiche e un impianto fotovoltaico. Ad agosto si parlava di un progetto di finanza: che fine ha fatto? Ci sono bandi Pnrr sull’efficientamento energetico ma l’approccio dell’amministrazione Caruso è quello dimostrato dopo la vendita dei locali di via degli Stadi all’ Asp: la metà dei 5 milioni incassati è stata destinata alla manutenzione delle strade…», ha concluso D’Ippolito.
Per Francesco Caruso si doveva accelerare su bandi o avvisi anche per investimenti privati, «il sindaco avrebbe dovuto fare il porta a porta in tutta Italia per cercare acquirenti di questa struttura che è la seconda in Italia nel suo genere e tra le poche in Europa” incalza Francesco Luberto alla sua prima uscita pubblica da esponente del centrodestra a Palazzo dei Bruzi, “oggi invece è l’emblema del fallimento di questa giunta: se non sanno amministrare si facciano da parte». Michelangelo Spataro ricorda che il Planetario si trova in un’ area strategica, quella dei Gergeri, promossa dal PSC e con una premialità non ancora sfruttata, oltre che inserito in un sistema più ampio che include il Parco delle Scienze, il belvedere sul Crati e la sua navigabilità. Per l’anfiteatro un’impresa ha già ricevuto 250mila euro ma è tutto fermo nonostante il Piano periferie finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Una coda, anzi un prologo polemico per la presenza del sindaco, che si è fatto trovare all’ ingresso della struttura e anzi ha chiamato una squadra di operai per una pulizia di massima dell’area. «Non sapevo della conferenza stampa» ha commentato Franz Caruso mentre focalizzava l’attenzione sul rivestimento esterno della struttura: «Verificheremo se è ruggine dopodiché valuteremo se è il caso di chiamare ai danni l’impresa appaltatrice» ovvero la Ati Perciaccante.
Ma il passaggio del primo cittadino – letto come una invasione di campo – ha infastidito non poco i promotori della conferenza stampa, per la sua irritualità: «Una presa in giro mortificante – ha commentato Francesco Caruso -, una sceneggiata propagandistica». Per Spadafora (FdI) «il sindaco specula politicamente su una vicenda delicata», secondo Luberto la visita di Franz Caruso è «una simpatica coincidenza» mentre ancora D’Ippolito rincara la dose: «Questa di oggi è una presenza che infastidisce. Per due anni e mezzo non c’è stata alcuna attenzione, ora si annunciano nuovi sistemi di allarme, sorveglianza notturna e sicurezza… Non vorrei che la colpa dei furti sia da imputare all’amministrazione Occhiuto». (e.furia@corrierecal.it)
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