CATANZARO I giudici della Corte d’Appello di Catanzaro (prima sezione penale) hanno rideterminato la pena in 5 anni di reclusione (20mila euro di multa) nei confronti di Agostino Iacovo mentre hanno assolto perché «il fatto non sussiste» Alexander Tufo (difeso dagli avvocati Giandomenico Caiazza e Giuseppe Gervasi) imputato di associazione finalizzata al narcotraffico ed ipotesi di spaccio di droga, condannato in primo grado ed in appello ad 11 anni di reclusione.
I giudici hanno emesso la sentenza dopo l’annullamento con rinvio disposto dalla Suprema Corte di Cassazione, in riforma della sentenza emessa dalla corte di appello di Catanzaro, che aveva confermato quella precedentemente emessa dal tribunale di Paola.
I due, infatti, sono coinvolti nell’inchiesta “Frontiera” che ha inferto un duro colpo al clan Muto di Cetraro. Servizi, spaccio, grandi opere, tutto secondo i magistrati della Dda di Catanzaro sarebbe passato dal clan egemone sul tirreno, quello di Franco Muto soprannominato il “Re del pesce”. (Gi.Cu.)
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