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Algerino picchiato e derubato, quattro arresti nel Crotonese

Uno è finito in carcere, gli altri tre ai domiciliari. L’indagine dei Carabinieri è scattata dopo l’episodio risalente al 23 febbraio scorso

Pubblicato il: 27/04/2024 – 10:53
Algerino picchiato e derubato, quattro arresti nel Crotonese

CROTONE I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno arrestato quattro persone – uno dei quali è finito in carcere e gli altri tre ai domiciliari – con l’accusa di rapina, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere e minacce. I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura. L’indagine che ha portato all’emissione delle misure cautelari è scattata nella notte del 23 febbraio scorso in seguito alla segnalazione di una rapina ai danni di un cittadino algerino domiciliato a Petilia Policastro. Dalla ricostruzione dei militari che hanno operato in stretta sinergia con la Procura di Crotone, è emerso che i destinatari della misura quella notte, dopo aver sfondato la porta dell’abitazione della vittima e averla minacciata e picchiata con spranghe, coltelli, calci e pugni, l’hanno derubata di circa seicento euro in contanti. Nel corso dell’aggressione la vittima è riuscita a divincolarsi e a darsi alla fuga ma è stata raggiunta e ulteriormente picchiata e, prima di essere lasciata riversa a terra, derubata anche del suo smartphone. Allertati da alcuni passanti che hanno notato l’accaduto, i militari sono giunti sul posto quasi nel’immediatezza e hanno trovato uno dei quattro arrestati che, malgrado la presenza dei carabinieri, continuava a proferire minacce di morte nei confronti del cittadino algerino. Sono stati così raccolti i primi elementi utili e analizzate sia le descrizioni degli aggressori fornite dalla vittima e dai testimoni che le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona. Individuati i possibili autori, i militari li hanno rintracciati nei pressi delle loro abitazioni e dei luoghi abitualmente frequentati. Uno di loro non è stato trovato in casa ma si è costituito successivamente in caserma. (redazione@corrierecal.it)

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