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Cosa c’è nel “tagliando” di Occhiuto: un futuro da ministro o da governatore?

Lunedì il presidente della Regione incontra la stampa per un bilancio di 30 mesi di governo della Calabria. Ma ci sono anche tanti risvolti politici

Pubblicato il: 27/04/2024 – 13:48
Cosa c’è nel “tagliando” di Occhiuto: un futuro da ministro o da governatore?

LAMEZIA TERME Il passato, il presente, il futuro. Due anni e mezzo di legislatura alla guida della Regione, e altrettanti all’orizzonte, e poi, intrecciata, l’agenda politica, dalle Europee al ruolo in Forza Italia e agli obiettivi a medio-lungo termine. Lunedì il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto incontrerà i giornalisti per fare un bilancio dell’azione di governo alla Cittadella: questo è il motivo “ufficiale” della conferenza stampa, ma è evidente che l’appuntamento di lunedì si presta ad avere risvolti e forse anche finalità ulteriori. Del resto, si è alla vigilia dell’apertura ufficiale della campagna elettorale delle Europee che per Occhiuto, in qualità non solo di presidente della Regione ma anche di leader nazionale di Forza Italia – è uno dei quattro vice del segretario Antonio Tajani – sono al tempo stesso un “tagliando” e un incrocio di tante strade.

Il livello istituzionale

C’è anzitutto la strada percorsa e quella da percorrere alla guida della Regione Calabria. I primi due anni e mezzo sono stati affrontati da Occhiuto con passo oggettivamente veloce e con piglio chiaramente pragmatico, probabilmente passo e piglio dettati dalla consapevolezza che certe cose o si prendono di petto o in Calabria non si faranno mai. Per questo a Occhiuto, anche per linee interne (sia pure rimaste sottotraccia) non sono mancate critiche su un presunto eccessivo individualismo, ai limiti dell’autoritarismo, nella sua azione di governo. Risultati però Occhiuto ne ha già portati a casa diversi e importanti (leggi qui). Il rilancio della Sacal e degli aeroporti calabresi, con l’arrivo in pianta stabile di Ryanair. Il giro di vite nell’ambiente con la campagna “tolleranza zero” per combattere i piromani e la mala depurazione e con la “pubblicizzazione” della Sorical, la lotta all’abusivismo anche ‘ndranghetista, con l’abbattimento dell’ecomostro di Torre Melissa. La riforma dei Consorzi di bonifica, smantellati per far posto a un unico ente regionale. Le varie scelte adottate anche a muso duro nella sanità calabrese, alcune delle quali in effetti inedite come l’avvio dell’accertamento del debito, mai tentato neppure timidamente in ormai 14 anni di commissariamento, lo sblocco delle assunzioni, la ripartenza dei progetti per i nuovi ospedali, la nascita dell’azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” a Catanzaro, attesa inutilmente da 20 anni, l’avvio della Facoltà di Medicina a Cosenza, anche questo atteso inutilmente da 20 anni. Il lavoro per una nuova narrazione della Calabria, simboleggiato nel Capodanno Rai a Crotone. Lo start alla nuova centrale operativa del 112 alla Cittadella, “battezzato” dalla presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola e dai ministri Antonio Tajani e Matteo Piantedosi. Si ricorda poi la firma dell’accordo di coesione con il governo presieduto da Giorgia Meloni che dovrebbe portare a investimenti nell’ordine dei tre miliardi in Calabria. Sicuramente questi temi spunteranno lunedì nella conferenza stampa di Occhiuto, oltre agli obiettivi da raggiungere da qui al 2026.

meloni occhiuto accordi coesione
Occhiuto e la premier Meloni alla firma dell’accordo di coesione

Il livello politico

Perché il futuro è in effetti ancora da scrivere, e qui le partite per Occhiuto sono sicuramente tante, comunque intrecciate le une alle altre. Il ruolo di presidente di Regione in questo senso inevitabilmente si contamina con quello di importante dirigente politico nazionale. A giugno ci sono le Europee e il bilancio delle cose fatte e il “previsionale” di quello che vorrà fare sono anche uno “spot” da spendere in vista di un’elezione che è decisiva sotto diversi aspetti. Come uomo di partito, Occhiuto sa che le Europee sono decisive anzitutto per il futuro di Forza Italia, che si gioca con la Lega il secondo posto nella coalizione di governo, e per questo insieme allo “stato maggiore” degli azzurri calabresi Occhiuto si accinge a indossare l’elmetto per una campagna elettorale sicuramente intensa. Le Europee infatti sono uno “snodo” per diverse direzioni, perché a seconda di come andranno a finire ci saranno effetti a tutti i livelli. Gli osservatori politici più accreditati già mettono in conto dopo il voto una rivisitazione della Giunta regionale. Ma non solo: nelle scorse settimane diverse testate nazionali hanno citato nome di Occhiuto come uno dei possibili nuovi ministri nell’altrettanto possibile rimpasto a Palazzo Chigi. E ancora: se diversi mesi fa Occhiuto aveva di fatto escluso la possibilità di una sua ricandidatura alla guida della Regione, nelle ultime uscite pubbliche quello che sembrava un “no” non è più un “no” ma un “forse”, un “dipende da…” (leggi qui). Insomma, tanta roba e sicuramente lunedì in conferenza stampa ci sarà spazio non solo per uno sguardo al passato e al presente ma anche per uno sguardo al futuro di Occhiuto. (a. cant.)

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