CASTROVILLARI «Siamo entusiasti e molto orgogliosi dell’attenzione del presidente Mattarella e del fatto che abbia ritenuto di visitare il nostro stabilimento. Noi rappresentiamo una delle eccellenze di questa terra, abbiamo un’esperienza cooperativa pluridecennale, siamo nati in Emilia Romagna nel ’57 ma negli stessi anni nasceva l’esperienza di Asola. 24 anni fa le due realtà si sono unite e quindi condividiamo questo progetto, che da un lato è territorio, cioè il presidio territoriale delle nostre aziende con allevamenti di eccellenza in cui si praticano le attività con le tecnologie più evolute, dall’altro la capacità di portare questi prodotti in Italia e nel mondo. Noi esportiamo il 40 per cento del nostro fatturato in 75 Paesi del mondo». Con queste parole rilasciate al Corriere della Calabria, Gianpiero Calzolari presidente del Gruppo Granarolo ha manifestato stamattina il suo entusiasmo per la visita di Sergio Mattarella nel suo stabilimento di Castrovillari, nel Cosentino. Un grande brand quello di Granarolo che parte anche dalla Calabria. «Noi ha spiegato ancora Calzolari – non abbiamo trovato difficoltà nel fare impresa in questa terra, anzi abbiamo trovato un gruppo di persone che come noi credeva nel proprio lavoro, nella propria terra e nella dignità di riempire di contenuti magari una bottiglia di latte piuttosto che una caciotta o una mozzarella sapendo benissimo cosa c’è dietro. Perché quella che consumiamo tutti i giorni è l’energia più importante dell’Universo. Se non mangiamo bene non sopravviviamo. Il nostro compito è questo e qui abbiamo trovato gente che ci crede. Da piccoli non si funziona, bisogna avere dimensioni adeguate per poter andare nel mondo. Il modello cooperativo consente anche al più piccolo di valorizzare il proprio prodotto. Pensate – ha concluso Calzolari – che noi abbiamo aziende che ogni giorno ci conferiscono 3 quintali di latte e altre che arrivano a 300 quintali. Nei nostri 15 stabilimenti tutti i giorni si raccoglie il latte e tutti i giorni quel latte va lavorato. Insomma, tutti uniti nell’enfatizzazione del made in Italy nel mondo». (redazione@corrierecal.it)
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