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Il presidente dell’Albania in visita ad Acquaformosa: «Grazie per quanto fate»

Il Capo di Stato albanese nel piccolo comune del Cosentino di origini arbëreshë. Poi l’incontro con l’Eparca di Lungro

Pubblicato il: 01/05/2024 – 17:14
Il presidente dell’Albania in visita ad Acquaformosa: «Grazie per quanto fate»

ACQUAFORMOSA «Vi ringrazio vivamente per quanto avete fatto e state continuando a fare nella difesa dell’identità albanese. Ci state insegnando, più di chiunque altro, come si difendono, si tutelano e, soprattutto, si sviluppano, la lingua, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Continuate ad andare avanti così». Lo ha detto il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj nel corso della sua visita, la prima di un Capo di Stato albanese nel piccolo comune del Cosentino di origini arbëreshë. Il presidente Begaj è stato accolto dal sindaco, Gennaro Capparelli, dall’intera amministrazione e dalla comunità di Acquaformosa.

«L’intesa instaurata con la Regione Calabria – ha detto il presidente albanese – è più che ottima a tutti i livelli. Il nostro obiettivo è quello di intensificare tutti i rapporti e, in special modo, quelli culturali». «Oggi per la nostra comunità – ha detto il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli – è una giornata speciale perché per la prima volta ospitiamo il presidente della Repubblica dell’Albania. Questa visita, cosi come le altre visite che ci sono state negli altri comuni arbëreshë, sta a significare il legame fortissimo che ancora lega la nostra madrepatria, l’Albania, con tutte le comunità arbëreshë. Ci aiutano sicuramente queste visite a mantenere sempre più vivi gli usi, i costumi e anche la lingua arbëreshë». «Al presidente Begaj ho chiesto – ha aggiunto Capparelli – di starci vicino, di aiutarci nelle nostre problematiche. Ho chiesto al presidente di mettere sul piatto della bilancia, quando si troverà a trattare alcune questioni con il governo italiano, il riconoscimento della tutela delle minoranze arbëreshë». Anche per la presidente della Pro Loco di Acquaformosa, Sara Cordoano, la giornata di oggi è stata «una giornata storica che dimostra il legame tra le comunità arbëreshë e l’Albania».

Il presidente albanese incontra l’Eparca di Lungro

«Il dialogo religioso e il dialogo interreligioso in Albania è uno dei massimi valori, uno dei più importanti che noi abbiamo. Un valore che va promosso, conservato e tramandato». Lo ha detto il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, in occasione dell’incontro che avuto con l’Eparca di Lungro, monsignor Donato Oliverio. All’incontro, nella sede della Chiesa bizantina cattolica in Italia, ha partecipato anche l’assessore regionale Gianluca Gallo. «Siete arrivati in Italia – ha aggiunto Begaj – e avete trovato una seconda Patria, ma avete portato qui anche dei valori straordinari della nostra identità nazionale, la lingua arbereshe che avete difeso e tutelato, l’avete ereditata e l’avete tramandata. E’ straordinario sentire parlare, cantare e ballare in albanese non solo gli anziani ma anche le giovani generazioni. In collaborazione con la Fondazione Arberesh, guidata da Ernesto Madeo, e con la Regione Calabria presieduta da Roberto Occhiuto, abbiamo avviato un progetto per la promozione di questi valori, per rendere possibile che i sacrifici dei nostri antenati possano essere tramandati in futuro ai nostri figli». «La ringrazio – ha detto ancora il capo di Stato albanese rivolgendosi all’Eparca – per i continui messaggi che trasmette, messaggi che sono estremamente importanti sulla pace, sulla famiglia, sulla convivenza». «Presidente lei oggi ha portato con sé qui – ha detto mons. Oliverio – l’intero popolo fratello dell’Albania, al quale ci sentiamo legati da secoli. Lei guida oggi, con autorevolezza e saggezza, il popolo dell’Albania verso una libertà più piena, un progresso più diffuso e verso un’attenzione maggiore nei confronti della nostra Arberia in Italia. Questa nostra Arberia di rito bizantino in Calabria rappresenta la diaspora più antica del popolo albanese, ed è una diaspora viva, operosa e rigogliosa grazie al popolo e al clero bizantino di questa eparchia che ha saputo tenere sempre saldo il suo spirito di appartenenza e la sua fedeltà nei riguardi della lingua e della cultura albanese del rito bizantino tramandati dai nostri padri. L’Eparchia di Lungro rappresenta un popolo di circa 50mila fedeli arbëreshë che dal 1968, in maniera ufficiale, cantano e pregano, nelle nostre chiese, in lingua albanese».

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