COSENZA Il Corriere della Calabria ha reso noti, alcuni mesi fa, i contenuti di una riunione propedeutica alla realizzazione di una serie di opere strategiche destinate a ridisegnare i progetti di alcune importanti infrastrutture del Cosentino. All’incontro, tenuto nel palazzo della Provincia di Cosenza, hanno partecipato la presidente dell’Ente Rosaria Succurro e il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone. Oggetto della discussione, la realizzazione di una arteria di collegamento tra lo svincolo autostradale di Cosenza Nord e il Campus di Arcavacata.
All’interno del perimetro che ospita l’Ateneo calabrese dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Cosenza. Il condizionale è d’obbligo, in assenza di indicazioni ufficiali sullo studio di fattibilità e alla luce del “silenzio” sull’argomento del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Che sulla collocazione del nuovo nosocomio del Cosentino era stato chiaro, escludendo categoricamente la possibilità che vi fosse spazio solo per una soluzione e cassando quella prospettata dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso. Parliamo dell’area di Vaglio Lise, al centro di una serie di progetti di ammodernamento e riqualificazione avviati da settimane e destinati, questa l’idea della Giunta Caruso, a rivoluzionare l’area trasformandola da luogo di abbandono e degrado in centro nevralgico della mobilità e dei trasporti sostenibili. L’area ritenuta idonea ad ospitare il nosocomio che potrebbe sorgere a pochi passi dall’Ateneo e della facoltà di Medicina, è la medesima che avrebbe dovuto ospitare la “Cittadella dello Sport”.
La scelta ovviamente non è casuale, ma frutto di studi approfonditi e soprattutto – questo il dato chiave – offre ampie garanzie rispetto alla possibilità di avviare lavori di ampliamento della struttura del policlinico. Dunque, il vasto terreno messo a disposizione dall’Unical non solo favorirebbe la costruzione di un presidio sanitario d’eccellenza, ma garantirebbe in proiezione futura la possibilità di aggiungere nuovi reparti, ampliare l’offerta sanitaria, creare dei poli in grado di rispondere alle esigenze dei pazienti. Impossibile tralasciare un altro aspetto, ritenuto fondante e fondato da parte di chi spinge verso questo tipo di soluzione, la sinergia che si creerebbe tra il policlinico e tutte le facoltà presenti all’Unical, specializzate nel campo biomedico.
Al netto della posizione ostinata e contraria del primo cittadino bruzio, il progetto di realizzazione del policlinico universitario nell’immensa area del Campus di Arcavacata prosegue. Anche se a fari spenti. Il Magnifico Rettore dell’Unical Nicola Leone esclude che vi siano stati incontri o indicazioni ricevute dal governatore e commissario alla sanità calabrese: il terreno è di proprietà dell’Università e il piano messo nero su bianco è stato concordato con la Provincia di Cosenza. Ai contenuti di quella datata riunione, di cui abbiamo dato ampiamento conto, è seguito un ulteriore e prezioso step, anticipato sempre dal Corriere della Calabria. Innanzitutto c’è un timing da rispettare.
Il primo step dovrà essere completato entro e non oltre il mese di marzo 2026,(pena la perdita dei fondi per realizzare l’opera finanziata con fondi Pnrr) e riguarda la realizzazione della strada di collegamento tra lo svincolo autostradale e il Campus. La nuova arteria godrà di tre snodi ancora work in progress: la realizzazione dello svincolo, i lavori di viabilità complementare del tracciato tra Altilia e Cosenza e l’Alta Velocità.
L’arteria da realizzare garantirebbe l’accesso diretto a quella determinata porzione di territorio individuata e ritenuta idonea al progetto. Nei prossimi giorni, seguiranno ulteriori incontri e riunioni per definire i lavori e i successivi step. Per quanto riguarda l’apporto della provincia di Cosenza, l’Ente potrebbe mettere a disposizione alcuni terreni di pertinenza e fornire l’eventuale supporto tecnico.
(f.benincasa@corrierecal.it)
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