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Forza Italia, la “roccaforte” calabra tra volti nuovi e vecchie conoscenze

Alla convention con Tajani in prima fila l’ex sottosegretario Tonino Gentile. E Cannizzaro annuncia l’imminente rientro del figlio Andrea alla Camera

Pubblicato il: 02/05/2024 – 19:55
Forza Italia, la “roccaforte” calabra tra volti nuovi e vecchie conoscenze

LAMEZIA TERME La “roccaforte” e la “cassaforte” azzurra. Non è un caso che per lo start della campagna elettorale delle Europee il leader nazionale di Forza Italia Antonio Tajani abbia scelto la Calabria, lo “zoccolo duro” dei berlusconiani che qui da sempre trovano numeri benigni e vittorie in serie laddove numeri benigni e vittorie in serie sono diventati più difficili nel resto d’Italia. Quello “zoccolo duro” che il governatore Roberto Occhiuto, uno dei quattro vice di Tajani, il coordinatore regionale e vicecapogruppo di Fi alla Camera Francesco Cannizzaro e quasi tutti i “colonnelli” del partito calabro radunano in un hotel alle porte di Lamezia Terme, tra volti nuovi ma anche volti storici come Tonino Gentile e Sergio Abramo, per far vedere a Tajani – se mai ce ne fosse bisogno… il peso (massimo) che Forza Italia ha a queste latitudini, riproducendo scene che fanno andare le lancette del tempo all’indietro, ai tempi della Dc, i cui figli peraltro albergano con ruoli apicali proprio tra i forzisti. La classica “prova muscolare”, quella che Forza Italia Calabria lancia – anche, se non soprattutto, all’indirizzo degli alleati, Lega in primis – con la convention con Tajani, tra l’annuncio di numeri iperbolici – 200 new entry negli ultimi mesi – e applausi da spellarsi le mani quando si declamano i risultati dell’azione del partito sul territorio, condensata in quelli della Giunta guidata da Occhiuto. Si nota qualche assenza, come quella del presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori, ma lo “stato maggiore” di Forza Italia Calabria anche visivamente si fa notare portandosi dietro le tante “corti” di cui si circondano. C’è l’attuale sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che non si ricandida, e c’è anche il suo potenziale successore alla guida del Comune ipponiate, Roberto Cosentino, alla guida del consistente drappello vibonese che vede schierato in prima linea il capogruppo regionale Michele Comito, l’assessore regionale Rosario Varì, il dirigente Tonino Daffinà, ascoltatissimo da Occhiuto. C’è la sempre oceanica pattuglia reggina capitanata, oltre che da Cannizzaro, dal deputato Giovanni Arruzzolo e dal consigliere regionale Domenico Giannetta: non c’è la vicepresidente della Giunta Giusi Princi, candidata alle Europee nel “tridente” con Tajani e Fulvio Martusciello, ma la Princi avrà i primi “bagni di folla” già nelle prossime ore.

Tonino Gentile e non solo

C’è l’altrettanto robusta componente cosentina con alla testa “mister preferenze”, l’assessore regionale Gianluca Gallo, che dispensa sorrisi in serie (“per aver scampato il pericolo della candidatura alle Europee”, sussurra un po’ maliziosamente qualcuno dietro le quinte), e il senatore Mario Occhiuto, e poi la presidente della Provincia Rosaria Succurro. E poi il nome che forse alla fine diventa, forse nemmeno tanto involontariamente, quello più significativo sul piano politico, Tonino Gentile, il fratello di Pino e zio di quella Katya Gentile che giusto qualche settimana fa ha lasciato Forza Italia sbattendo la porta e facendo un sacco di rumore. E Tonino Gentile diventa un polo di attrazione nel piazzale dove tutti gli azzurri di Calabria attendono l’arrivo di Tajani, che si presenta in effetti con un’ora abbondante di ritardo: strette di mano e abbracci, da Tonino Gentile, che poi siederà in prima fila per assistere alla conferenza stampa, non prima di essersi intrattenuto per brevi (e confidenziali) conciliaboli con Occhiuto e con lo stesso Tajani. E per Tonino Gentile il saluto poi di Cannizzaro, che ricorda come a breve Andrea, il figlio dell’ex sottosegretario che aspetta l’esito di un ricorso elettorale, «dovrebbe rientrare alla Camera sanando una grande ingiustizia». Sono applausi per Tonino Gentile e qualche recondito pensiero all’altra metà della dinastia che evidentemente ha scelto altri lidi. Quali ancora non è dato sapere, perché il ventilato ingresso di Katya Gentile nella Lega sembra al momento registrare una battuta d’arresto e aspetto. Magari si vedrà dopo le Europee. Intanto Forza Italia lancia il messaggio della presenza di Tonino Gentile alla convention di Lamezia Terme, nella quale siede in prima fila anche Catanzaro con il neocoordinamento provinciale guidato da Marco Polimeni. E poi Forza Italia lancia – all’indirizzo di tutti gli alleati, in particolare della Lega con cui è in atto un braccio di ferro reale nonostante le smentite di facciata – un altro messaggio con altre presenze, come quella di Antonello Talerico, il cui rientro nel partito sarà ufficializzato in una prossima occasione. Perché di occasioni non ne mancheranno, sicuramente, per una Forza Italia che – è ormai chiaro – ha scelto la Calabria come la “testa di ariete” in vista di elezioni che disegneranno tanti futuri, da Bruxelles a Roma fino alla Calabria. (a. cant.)

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