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Rifiuti a Crotone, Voce spinge per portarli fuori dalla Calabria

Il sindaco domani a Roma nella conferenza dei servizi istruttoria convocata dal ministero dell’Ambiente su richiesta dell’Eni

Pubblicato il: 02/05/2024 – 15:29
di Gaetano Megna
Rifiuti a Crotone, Voce spinge per portarli fuori dalla Calabria

CROTONE Una “bonifica vera” e i veleni dovranno essere portati fuori dal territorio regionale della Calabria, così come è stato deciso nella Conferenza dei servizi decisoria tenutasi il 24 ottobre del 2019. E’ questa la posizione che, domani, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, sosterrà a Roma, nella conferenza dei servizi istruttoria, convocata dal ministero dell’Ambiente su richiesta dell’Eni, che sta chiedendo l’annullamento delle decisioni assunte il 24 ottobre del 2019. L’Eni propone di lasciare a Crotone i veleni e di smaltirli nella discarica di Columbra, di proprietà dei fratelli Vrenna. Dopo avere tentato inutilmente di farsi autorizzare una discarica di un milione di tonnellate in località Giammiglione e dopo avere tentato, senza successo, di farsi autorizzare la costruzione di una discarica di scopo all’interno del sito dell’ex Pertusola sud. Voce ha esternato la sua volontà in una nota diffusa oggi, nella quale evidenzia che “siamo di fronte ad un progetto di bonifica che si protrae da troppo tempo”.
Sono, infatti, circa 25 anni che si discute di bonifica, senza avere ottenuto un risultato condivisibile. “Dobbiamo dire basta”, scrive Voce, che aggiunge: “Basta alla multinazionale Eni e a tutti coloro che pensano di poter fare una bonifica al ribasso. Non l’accetterò mai, come ho anche ribadito nel recente Consiglio Comunale”. Il consiglio comunale a cui fa riferimento il sindaco di Crotone è quello tenutosi lo scorso 30 aprile. A conclusione del punto sulla bonifica che, tra l’altro, ha registrato anche botte e risposte tra i rappresentanti dell’opposizione e il sindaco, è stata confermata la volontà del civico consesso di trasportare fuori dalla Calabria i veleni. In verità già nel passato si erano espressi contro l’idea dell’Eni anche la Regione Calabria e la Provincia di Crotone. Lo stesso consiglio comunale della città pitagorica aveva già detto no al proposito dell’Eni. Visto che tutti chiedono di portare i veleni fuori Crotone, il sindaco scrive che questa “è la volontà di tutti i crotonesi” e quindi anche la sua avendola espressa “in tutte le forme”. “Su questo argomento – sottolinea – la città è compatta. Ed allora, sulla base di questo intendimento comune, faccio una cosa in più” e cioè “chiedo alla società Sovreco, i cui titolari sono crotonesi, di non accettare quei rifiuti”. E’ la prima volta che si fa appello agli imprenditori di rifiutare i veleni provenienti dalle attività di bonifica.
“Tra l’altro, – aggiunge Voce – allo stato attuale, nella discarica i rifiuti con matrice di amianto non possono essere conferiti. Non lo ha chiesto nessuno finora. Lo chiedo io, lo chiede il sindaco di Crotone a nome di tutti i cittadini. Questo perché dobbiamo unire le forze. E tutti debbono concorrere a sostenere la nostra linea che è quella di una bonifica reale e non al ribasso come intende imporre Eni”. Ha ragione Voce quando parla della discarica di Columbra che non può accogliere il Tenorm con matrice di amianto, che si trova nella discarica fronte mare di proprietà dell’Eni. Non può accoglierli perché non ha l’autorizzazione. Per poter smaltire il Tenorm con matrice di amianto occorre modificare il Cer. “Su questo percorso – continua Voce – siamo compatti con Provincia e Regione”.
In verità la parte politica che governa la Regione e la Provincia, sino ad ora, non si è espressa ufficialmente. Evidentemente il parere è stato acquisito da Voce. “Chiederò- scrive – inoltre che siano rivalutati i costi della bonifica stimati nel 2019”. La polemica dei giorni scorsi innescata dai comitati nati per opporsi al progetto dell’Eni ha riguardato anche i costi. I comitati hanno accasato l’Eni di volere realizzare un intervento molto al di sotto delle cifre stabilite il 24 ottobre del 2019. “Costi che dovranno essere rivaluti – continua il sindaco – anche alla luce di nuove tecnologie che necessariamente dovranno essere prese in considerazione”. Concludendo, Voce scrive: “Alla Regione Calabria rinnoverò l’invito ad escutere la polizza fideiussoria emessa da Eni. Ed allora la bonifica la faremo noi, una bonifica vera nell’interesse della nostra città, della tutela della salute dei cittadini, per lo sviluppo futuro della nostra città”. La polizza fideiussoria a cui fa riferimento il sindaco è quella sottoscritta dall’Eni a garanzia di un intervento di bonifica che purtroppo è fermo ad un palo.

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