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la conferenza stampa

Vibo, il bilancio della Limardo: «Vado via con la coscienza pulita, ho fatto tutto quello che potevo»

La sindaca saluta Palazzo Luigi Razza, ma sul futuro resta vaga: «Se me lo richiedessero…». Sulla conferenza di Cosentino: «Non mi hanno invitata»

Pubblicato il: 02/05/2024 – 18:18
Vibo, il bilancio della Limardo: «Vado via con la coscienza pulita, ho fatto tutto quello che potevo»

VIBO VALENTIA «Me ne vado con la coscienza a posto. Non perché ho fatto tutto bene, ma perché ho fatto tutto quello che potevo fare». Maria Limardo esordisce così nella sua conferenza stampa di fine mandato. La sindaca uscente di Vibo Valentia fa un bilancio di cinque anni «intensi e complessi» e non nasconde, come non ha mai fatto, un velo di amarezza per la mancata ricandidatura. «Non ho percepito attorno a me quello stesso entusiasmo del 2019. Per come sono fatta, io do tutta me stessa, ma devo essere voluta. Io non mi impongo, non ho percepito quell’entusiasmo e ho deciso di fare un passo indietro». Dall’ambiente alla cultura, per Maria Limardo è un bilancio «tutto sommato positivo».

«Ricordiamo com’era la città nel 2019»

«Per valutare le condizioni di arrivo, dobbiamo andare a vedere quali erano le condizioni di partenza. Bisogna ricordarsi com’era la città nel 2019» spiega la sindaca. Oggi si presenta invece come una città “nuova” capace di manifestare cambiamenti «effettivi, concreti e visibili nell’immediato», ma anche «proiettata in un futuro e in una dimensione di città europea». Limardo parla di una Vibo con «una reputazione riconquistata» e che vede «riconosciuto il suo ruolo a livello delle istituzioni cittadine, ma anche nei tavoli che contano a livello regionale e nazionale». E ancora: «Una città che ha una visione di se stessa, ma soprattutto che vede i suoi cittadini molto più consapevoli del loro essere cittadini e quindi proiettati anche loro in una direzione di maggiore e migliore crescita culturale e sociale».

I traguardi raggiunti

La sindaca scende nel dettaglio sui «tantissimi traguardi raggiunti, che devono essere parametrati al mio programma di inizio mandato. Credo di averlo portare a completamento». Focus soprattutto sul bilancio e sul risanamento dei conti: «Questa amministrazione finisce con un inizio, che è quello del taglio delle tasse. Abbiamo già tagliato la Tari del 9% e crediamo che chi verrà dopo di noi trovandosi un bilancio completamente risanato potrà proseguire sulla strada del taglio delle tasse». Sulle opere pubbliche «non c’è dubbio che il comune sia stato il miglior investitore e promotore di lavoro. Abbiamo investito circa 160 milioni di euro, una cosa senza precedenti dal punto di vista dell’indotto». Limardo cita poi alcune “conquiste”: il 72% raggiunto con la raccolta differenziata, il decoro urbano per il quale «basti pensare alla situazione che c’era nel 2019». «Rimangono ancora molte cose che devono essere portate a compimento, ma che sono già avviate. Credo che, se noi avessimo avuto anche solo quell’anno e mezzo che ci ha tolto il Covid, sicuramente anche quelle sarebbero state compiute»

Rinascita Scott e pandemia «tra i momenti più duri»

Maria Limardo ricorda la promessa fatta sul balcone di Palazzo Luigi Razza il giorno del suo insediamento. «Ho promesso che mi sarei impegnata per la città fino allo spasimo e questo è stato in questi cinque anni. Ho spinto le macchine al massimo». Per questo la sindaca non fa nessun rimprovero a se stessa: «Al massimo potevo fare qualcosa di diverso, una cosa al posto di un’altra. Ma non potevo fare più di quanto ho fatto perché sinceramente non mi sarebbe stato possibile. Ho fatto tutto quello che potevo» ribadisce. Nei cinque anni anche momenti difficili per l’amministrazione: «Devo individuare i momenti più duri su due fronti: il 28 ottobre, a pochi mesi dal mio insediamento, sono arrivati circa 70 finanzieri che in questa stanza hanno voluto che rimanessi con loro mentre facevano il loro lavoro in tutti gli uffici». Passa poco tempo e arriva Rinascita Scott. «L’operazione ha investito purtroppo anche il Comune. Ho vissuto momenti di angoscia, sia in quella fase che nel momento del Covid». A questi si aggiunge «lo spettro di un secondo dissesto. Questi sono stati i tre momenti più duri»

Su un possibile ritorno in futuro

Per l’esponente di Forza Italia, però, potrebbe non essere un “addio” e non esclude un futuro ritorno: «Io amo la mia città e credo che per un politico la sfida migliore e più entusiasmante sia fare il sindaco. Amo questa città, amo questo ruolo e continuo ad amarlo». Come suo successore, la sua coalizione ha deciso di puntare su Roberto Cosentino, che pochi giorni fa ha presentato il suo programma elettorale. Sulla sua assenza durante la conferenza stampa, la sindaca uscente glissa: «Non sono stata invitata». (Ma.Ru.)

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