PALLAGORIO Il presidente dell’Albania, Bajram Begaj viene accolto a Pallagorio, nel crotonese, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. La visita coincide con coincide con il centesimo anniversario della morte di Anselmo Lorecchio, avvocato, giornalista, politico, poeta e scrittore italiano di etnia arbëreshë, ma la giornata di oggi «rappresenta l’occasione per riunire tutti i Paesi albanesi, stare insieme e consolidare i rapporti», dice Beja ai nostri microfoni.
Nel piccolo centro ‘Arbëreshë’, il presidente cita il governatore Roberto Occhiuto: «Siamo come un albero con radici profonde e ora è arrivato il momento di godere dei suoi frutti». Il riferimento di Begaj è alle «radici della nostra amicizia, dei nostri legami ormai molto profondi». Fino a qualche decennio fa gli albanesi stavano in Italia e in Calabria, ma non c’era consapevolezza della grande risorsa culturale e identitaria. Oggi la sensazione è che sempre di più l’Albania in Calabria sia una risorsa. «Gli arbereshe sono partiti dalla loro madre patria, trovando qui una seconda patria, portandosi dietro identità, tradizione, musica e valori. Sono arrivati qui, dopo gli anni ’90, anche gli albanesi ed oggi la nostra è un’amicizia che si consolida». Prima di salutare, Begaj ringrazia «il sindaco per questa straordinaria occasione e l’ospitalità tradizionale italo-albanese». E poi l’auspicio: «Spero che le radici ormai profonde e sviluppate della nostra amicizia si possano radicare ancora di più, consolidarsi ed essere tramandate alle nuove generazioni che rappresentano il futuro. Questo è importante».
(redazione@corrierecal.it)
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