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La sfida di Forza Italia alle Europee, Tajani: «Berlusconi sarebbe soddisfatto. Puntiamo a crescere»

Nel secondo giorno del suo tour elettorale in Calabria il ministro degli Esteri ha scelto Reggio per lanciare la candidatura di Giusi Princi

Pubblicato il: 03/05/2024 – 15:37
di Mariateresa Ripolo
La sfida di Forza Italia alle Europee, Tajani: «Berlusconi sarebbe soddisfatto. Puntiamo a crescere»

REGGIO CALABRIA «Silvio Berlusconi dalla nuvoletta sarà soddisfatto dopo aver visto il risultato elettorale. Siamo tutti impegnati per dargli soddisfazione perché il primo anniversario della sua scomparsa sarà qualche giorno dopo le elezioni europee, spero sarà un bel regalo per ricordare il suo lavoro e il suo impegno. Il suo nome sul simbolo non lo toglieremo mai». Un impegno che Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, sottolinea più volte nel corso della sua visita a Reggio Calabria. In Calabria sono stati oltre 200 gli amministratori che nelle ultime ore hanno ufficializzato l’adesione al partito: «Forza Italia vuole crescere, è un obiettivo superare il dieci per cento, i segnali che arrivano sono certamente molto favorevoli a noi». Nel secondo giorno del suo tour elettorale in Calabria in vista delle Elezioni europee ha scelto la città in riva allo Stretto per lanciare la candidatura di Giusi Princi, che ricopre l’incarico di vicepresidente della Regione. Tanti i temi trattati nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede del coordinamento regionale guidato da Francesco Cannizzaro.

Le sfide in Europa

Sulla candidatura di Princi, Tajani ha sottolineato che «proprio perché la vicepresidente della regione ha dimostrato di saper lavorare molto bene pensiamo che sia giusto promuoverla e fare in modo che la Calabria possa avere un punto di riferimento solido a Bruxelles da dove partono finanziamenti importanti, da dove si decidono tante cose che riguardano il nostro paese direttamente». E parlando di Europa, il segretario nazionale di Forza Italia ha detto di aspettarsi «un’Europa più politica, meno burocratica. La politica – ha spiegato – deve sempre assumersi le proprie responsabilità. Abbiamo un programma che è il programma del Partito Popolare Europeo declinato per l’Italia per far contare più l’Italia in Europa. Le polemiche stanno a zero in questo momento, se c’è il più grande partito che è quello di chi non va a votare evidentemente i cittadini sono stanchi delle polemiche, degli insulti, dei personalismi, dei capricci, i cittadini vogliono sapere cosa possiamo fare per loro e noi lo abbiamo detto in maniera molto chiara e offriamo la nostra esperienza, la nostra serietà, la nostra credibilità, la nostra storia proprio per permettere anche a chi era deluso, chi non ha mai votato negli ultimi anni di scegliere una forza che ripeto vuole essere seria, credibile, affidabile».

«Dopo le Europee negli assetti di Governo non cambierà nulla»

«Non cambierà assolutamente nulla negli assetti di governo dopo le elezioni, anzi io sono convinto che il governo si rafforzerà e tutte le forze del centrodestra avranno un risultato positivo», ha affermato Tajani rispondendo ai giornalisti rispetto a un eventuale sorpasso degli azzurri sulla Lega. E sulle scelte del Carroccio il ministro degli Esteri si espresso anche sulla candidatura di Vannacci: «Se avessi condiviso le sue posizioni gli avrei offerto una candidatura con Forza Italia». E sul progetto del Ponte sullo Stretto, storico cavallo di battaglia di Berlusconi, che vede oggi in prima linea il ministro alle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini, Tajani ha ribadito: «Noi siamo favorevoli, il ponte si farà.

«Non siamo in guerra con la Russia, lavoriamo per costruire la pace»

Parlando di politica estera il ministro ha sottolineato che «noi non siamo in guerra con la Russia, non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina. Noi difendiamo il diritto dell’Ucraina, adesso è uno Stato indipendente. Ma non siamo in guerra con la Russia, quindi la nostra posizione è sempre questa non abbiamo mai cambiato idea. Noi difendiamo la libertà, ma stiamo lavorando per costruire la pace». (m.ripolo@corrierecal.it)

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