ROMA «La nostra posizione non cambia: abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al “Corriere della Sera”. Quindi, l’Italia non parteciperà ad alcun eventuale intervento armato? «Assolutamente no! Questo oggi non può metterlo in dubbio nessuno. Perché a differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’Onu. Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe un’ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini coinvolgimento diretto».
Alla domanda se il presidente francese Emmanuel Macron ha sbagliato a chiamare a raccolta i Paesi europei in caso di un peggioramento della situazione, Crosetto risponde: «Non giudico un presidente di un paese amico come la Francia, ma non comprendo la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione».
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