CATANZARO Antonio Infusino e Francesco Giannini dovranno affrontare il processo con rito immediato. I due sono accusati, in concorso con altri due indagati, di aver dato fuoco – per frodare l’assicurazione – un capannone nella zona industriale di Caraffa. Stando a quanto disposto dal Tribunale di Catanzaro e riportato dalla Gazzetta del Sud, i due andranno alla sbarra il prossimo 26 giugno, mentre per gli altri due (Salvatore Giannini e Domenico Criniti) si dovrà attendere la conclusione delle attività investigative della Procura del capoluogo. I capi d’accusa per tutti è di incendio doloso e danneggiamento fraudolento di beni assicurati.
Le indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Girifalco, avrebbe ricostruito quanto avvenuto lo scorso 15 novembre, quando nel rogo scoppiato in contrada Difesa, furono danneggiate diverse attività presenti nel capannone. Le fiamme infatti coinvolsero un deposito di cofani funebri e urne cinerarie e un’impresa di pulizia. A seguito delle indagini erano scattati già gli arresti per Infusino e Giannini.
Fondamentale per comprendere quanto avvenute le immagini del sistema di videosorveglianza collocato nella zona dell’incendio.
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