VIBO VALENTIA Enzo Romeo, Roberto Cosentino, Francesco Muzzopappa. Sono loro, a meno di ulteriori colpi di scena, i tre nomi che si contenderanno il governo di Palazzo Luigi Razza alle prossime elezioni comunali di giugno. Rappresentati tutti gli schieramenti politici: il campo largo del centrosinistra (compreso M5S) con l’ex presidente della provincia, il centrodestra con il dirigente della Regione e il centro con l’avvocato Muzzopappa, l’ultimo in ordine cronologico ad aggiungersi alla lista dei candidati. Un percorso, fin qui, animato da colpi di scena e clamorosi dietrofront politici. Per ultimo, quello di Umanesimo Sociale rappresentato dal dottore Domenico Consoli che ha abbandonato il centro, di fatto rompendo il patto per la città siglato con Anthony Lo Bianco. A una settimana dal termine di presentazione delle liste, nonostante le difficoltà nel completarle, gli schieramenti sembrano ormai consolidati e iniziano ad uscire le prime candidature al consiglio comunale.
Fin qui, come si diceva, mesi politici animati tra patti inaspettati, decisioni improvvise e scontri interni. A partire dalle schermaglie iniziali del centrosinistra, proprio quelle che convinsero il gruppo di Consoli a separarsi dal fronte progressista. Sotto accusa il metodo di scelta, ritenuto un’imposizione, del candidato proposto dal Partito Democratico. Discussioni che avevano allontanato anche il Movimento 5 Stelle e il gruppo progressista del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, prima di un ulteriore dietrofront e la decisione di sostenere l’ex presidente della Provincia Enzo Romeo con un campo largo. «Normali diatribe pre-elettorali» aveva glissato durante la presentazione del candidato il deputato grillino Riccardo Tucci. «Non abbiamo mai messo in discussione la sua figura, ma il metodo usato». La campagna elettorale di Romeo, da allora, ha iniziato a procedere spedita, con tanto di visita della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein e di quella del leader grillino Giuseppe Conte, insieme al candidato alle europee per la circoscrizione Sud Pasquale Tridico. Per il campo largo del centrosinistra almeno quattro le liste attuali, ma si cerca di completarne anche una quinta per tentare nell’ardua impresa di bloccare il monopolio vibonese del centrodestra. Al momento a sostenere il candidato Enzo Romeo, oltre a una sua lista civica, ci saranno il Partito Democratico con il segretario cittadino Francesco Colelli che ha già annunciato la sua candidatura, il Movimento 5 Stelle e Liberamente Progressisti di Antonio Lo Schiavo.
Discussioni serrate anche sul versante opposto, prima che tutto il centrodestra (eccetto Lega) si riunisse intorno alla figura di Roberto Cosentino, qualificato dirigente della Regione apprezzato dallo stesso governatore Roberto Occhiuto come dimostrato dall’invito, pubblicato sui social, nel suo studio alla Cittadella pochi giorni dopo l’ufficialità della candidatura. Il governatore sarà presente anche nella presentazione di domani all’Hotel 501 insieme a Giuseppe Mangialavori, Wanda Ferro e Francesco Cannizzaro. Ufficialità arrivata, anche in questo caso, non senza colpi di scena, come il “ritiro” della sindaca uscente Maria Limardo. Un ritiro inaspettato, dal momento che l’attuale primo cittadino mai aveva nascosto la volontà personale di provare a ricandidarsi. Tra un complimento e un altro alla sindaca uscente, ospite di Telesuonano, il dirigente della Regione ha anche precisato che «Vibo è una città emarginata». Affermazione che ha fatto storcere il naso alla Limardo, ma nei ranghi del centrodestra nessun significativo scossone: la campagna elettorale va avanti e carica a bordo anche l’ex avversario Stefano Luciano, che ha abbandonato il centro per sostenere Roberto Cosentino. Per Cosentino sei liste in campo: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Indipendenza, Forza Vibo, la lista del sindaco “Oltre” e Vibo Unica di Stefano Luciano. Nella sede di Piazza Morelli, è già stato presentato il programma elettorale: «Coniugare visione e concretezza» ha detto il candidato, che poi ha elencato i 9 assessorati sui cui punterà, senza rinnegare «le cose positive fatte» ma con la promessa di «affrontare i problemi» di Vibo.
Neanche la “mina vagante” del polo di centro è rimasta indenne dalle vibonesi «diatribe pre-politiche». Oltre a Umanesimo sociale, di cui si è già parlato, l’avvocato Muzzopappa ha perso in corsa l’esponente locale Stefano Luciano, ma non il sostegno di Azione guidata dal segretario regionale Francesco De Nisi. Con lui si sono raggruppate a sostegno di Muzzopappa anche Udc, Idm, Italia Viva, Noi Moderati e varie liste civiche. Al suo fianco ci sarà anche Anthony Lo Bianco ed un pezzo della Lega vibonese con il coordinatore vibonese Mino De Pinto. Ma in suo supporto, soprattutto, l’ex consigliere regionale Vito Pitaro. Dai “ranghi” di Muzzopappa filtra ottimismo sulle elezioni, nonostante le perdite avute dalla sua coalizione. «Penso di essere molto più avanti rispetto a loro nei sondaggi e quindi francamente non mi preoccupano» ha ribadito ospite di Ugo Floro a Telesuonano. Cinque, al momento, le liste per il candidato di centro, che ha già ricevute le visite di Cateno De Luca e Capitano Ultimo: Identità Territoriale, Vibo al centro con Italia Viva e Italia del Meridione, Insieme al centro che comprende Noi Moderati, Udc e Legati al territorio, Cuore Vibonese e Azione. Con le elezioni tra circa un mese, schieramenti praticamente congelati con tre candidati che puntano alla vittoria. A meno di ulteriori sorprese. (Ma.Ru.)
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