ROMA “L’esodo di 20mila medici, il 90% ha meno di 40 anni”. E’ questo il titolo di un servizio del “Corriere della Sera” dedicato ai medici italiani che si trasferiscono all’estero. Secondo i dati riportati dal “Corriere della Sera”, che cita alcune organizzazioni come la federazione degli Ordini dei Medici Fnomceo o il sindacato Sumai, nel 2023 il maggior numero di richieste di trasferimento all’estero arriverebbe dalla Lombardia (630), seguita da Veneto (600), dal Piemonte (550), dal Lazio (515), dalla Campania (475) e dalla Calabria ed Emilia Romagna (450). Tra le destinazioni più ambite, Israele, Stati Uniti e Germania. I motivi della “fuga” dei medici italiani all’estero sarebbero da ricondurre – spiega il Corsera – nella prospettiva di stipendi migliori e di contratti a tempo indeterminato (l’Italia sotto questo aspetto è al terz’ultimo posto in una graduatoria dell’Icse): il fenomeno, che riguarda sempre più giovani medici, è stato peraltro da tempo denunciato da diversi esponenti della politica, come il presidente della Regione Calabria e commissario della sanità regionale Roberto Occhiuto, dei sindacati e degli Ordini dei Medici a livello territoriale.
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