CATANZARO Il richiamo alla politica e ai partiti a selezionare con attenzione i candidati, e l’invito agli stessi candidati a perseguire il bene comune e a farsi promotori nel concreto di azioni e di messaggi antimafia. “Avviso Pubblico” e “Libera” presentano in una conferenza stampa a Catanzaro l’appello ai candidati per le elezioni, soprattutto quelle amministrative 2024, elezioni che in Calabria chiameranno al voto oltre un terzo dei Comuni e tra questi alcune realtà particolarmente “sensibili” al rischio di inquinamento della ‘ndrangheta: un appello lanciato con particolare forza dalle due associazioni considerando che la Calabria vanta il poco invidiabile e negativo record, del maggior numero di enti locali sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 a oggi.
Così Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di “Avviso Pubblico”, presenta l’appello (allegato alla fine dell’articolo): «Ai cittadini e alle cittadine chiediamo anzitutto di andare a votare perché astenersi può mettere in difficoltà le persone perbene e avvantaggiare i mafiosi e i corrotti. Per chi viene eletto come candidato e candidata chiediamo di mettere in pratica dei comportamenti precisi, per esempio già durante la campagna elettorale dichiarare da dove arrivano i fondi che sostengono la campagna elettorale e come vengono impiegati. Se poi si verrà eletti – aggiunge – istituire degli assessorati, formare il personale, fare delle iniziative di promozione culturale all’interno delle scuole, contribuire a creare un sistema di legalità organizzata sia dal punto di vista degli strumenti che dal punto di vista della cultura» . Per Romani, accompagnato dal coordinatore regionale di “Avviso Pubblico” Giuseppe Politanò, «l’importante è che i cittadini non accettino la logica del favore, ma si battano per la rivendicazione dei loro diritti. E l’importante è che la lotta tra le mafie e la corruzione non sia delegata esclusivamente a chi indossa una toga o una divisa. La mafia e la corruzione sono una minaccia seria, reale e concreta alla democrazia e all’economia del nostro paese, della Calabria, ma di tutta l’Italia e dell’Europa, direi. Purtroppo – rimarca il coordinatore di Avviso Pubblico – la Calabria ha il numero più alto di Comuni sciolti per mafia dal 1991 ad oggi, quindi qui c’è un tema di selezione della classe dirigente da parte dei partiti: quindi non possiamo accettare la logica di una politica che pur di vincere imbarca tutti. Però c’è anche una responsabilità dei cittadini e delle cittadine. Allora il tema è quello di selezionare con attenzione delle persone non solo perbene ma anche competenti e responsabili: questo – prosegue il coordinatore di “Avviso Pubblico” – è il nodo importante, non possiamo mettere delle teste di ponte che fanno gli interessi di parte e non gli interessi collettivi» .
Sulla stessa linea Giuseppe Borrello, coordinatore regionale di “Libera“. «Teniamo questa iniziativa – esordisce Borrello – in un momento importante per la Calabria, che purtroppo detiene uno dei più tristi primati che può avere una regione, ossia il più alto numero di Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. E quindi è un’iniziativa importante anche in considerazione del fatto che la Calabria è interessata quotidianamente alle operazioni di polizia e magistratura, ha poi importanti processi e speriamo che i Comuni chiamati al voto siano all’altezza del momento storico che la Calabria sta vivendo. Ai candidati – prosegue Borrello – chiediamo impegni importanti di assunzione di responsabilità nella gestione della cosa pubblica ma chiediamo anche un impegno dei cittadini ad assumersi la piena responsabilità nel monitoraggio dell’azione degli amministratori rifuggendo la logica della delega e la logica del prevalere del privilegio sul diritto. E’ chiaramente – rileva il coordinatore regionale di Libera – un appello forte rivolto ai cittadini affinché possano esprimere il proprio voto con responsabilità ed esprimere un voto libero di ogni forma di condizionamento» . C’è anche il tema della selezione “a monte” dei candidati, soprattutto in realtà importanti come Vibo Valentia, Corigliano Rossano e Gioia Tauro, chiamate al voto l’8 e 9 giugno: «Da questo punto di vista – sostiene Borrello – facciamo nostro un grande insegnamento di Paolo Borsellino il quale diceva che la politica e i partiti politici devono assumersi in pieno la propria responsabilità al fine di fare piena pulizia al loro interno, non solo degli indagati e dei condannati ma anche dei cosiddetti “chiacchierati”, quei politici che a causa delle loro vicinanze ad alcuni ambienti risultano essere appunto poco credibili e affidabili nella gestione della cosa pubblica altrimenti come diceva Paolo Borsellino – afferma il responsabile di “Libera” Calabria – non possiamo lasciare la lotta delle mafie soltanto alla magistratura perché corriamo il rischio di alimentare la confusione tra innocenza e onestà» . Un focus infine su San Luca, di cui si è occupato di recente anche Paride Leporace sul Corriere della Calabria, e il rischio della mancanza di candidati: «Il nostro auspicio – conclude Borrello – è che questa sia la volta buona per fare in modo che finalmente San Luca possa avere un sindaco, un consiglio comunale. Chiaramente San Luca è un simbolo e quindi è importante che ci sia un’attenzione alta anche da parte della politica a livello nazionale, però sarebbe ancora più importante che questa voglia di cambiamento, di riscatto partisse dai cittadini e dalle cittadine di San Luca» . Questo è il nostro auspicio. Alla conferenza stampa ha portato il proprio saluto anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. (a. cant.)
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