COSENZA Come già noto, il sindaco Franz Caruso ha subito accolto la richiesta di patrocinio e supporto logistico giunta dall’Arcigay Cosenza per il prossimo pride che si terrà il 22 giugno nella nostra città: a darne notizia è la consigliera comunale Chiara Penna. «Con la richiesta di patrocinio – aggiunge l’esponente di maggioranza a Palazzo dei Bruz – è pervenuto anche il manifesto politico che è stato portato all’attenzione della commissione Legalità e Attività Istituzionali che presiedo dal consigliere Francesco Alimena. Preso atto dei contenuti e della necessità di perseguire concretamente ogni azione espressione di rivendicazione dei diritti di libertà e uguaglianza, in un contesto storico sempre più autoritario e repressivo, ho immediatamente convocato la riunione della Commissione con all’ordine del giorno la discussione del manifesto e la sua votazione».
Secondo Penna «non c’erano dubbi sul fatto che i consiglieri di minoranza, estrinsecazione della destra estrema al governo, avrebbero espresso voto contrario. E così è stato, confermando quanto accaduto sette anni fa, quando l’amministrazione Occhiuto si rifiutò di concedere il patrocinio al Pride. Dopo l’intervento del consigliere Francesco Alimena, che ringrazio anche per aver raccontato l’origine e la storia del Pride, hanno espresso la loro contrarietà i consiglieri Francesco Caruso e Bianca Rende. Voto favorevole invece da parte dei consiglieri Commodaro, Turco (Fcs) Graziadio, Trecroci (Dp) Mascaro (Pd) Golluscio (Psi) e Frammartino (misto). Un motivo in più per rendere ancora più urgente e necessario agire a livello locale richiamando nuovamente l’attenzione sul fatto che l’attuale governo ha fatto sì che molti nuclei familiari omogenitoriali si siano visti annullati i propri diritti. Ancora, è necessario ricordare che non è possibile l’adozione piena per le coppie omogenitoriali e per i single, che c’è molta disinformazione su orientamento sessuale ed identità di genere e che è proprio questo che provoca discriminazione e violenza».
«Dunque condividendo la Commissione legalità e attività istituzionali tutto quanto contenuto nel manifesto, lo scopo è quello di promuovere l’educazione socio affettiva ad esempio rendendo la carriera alias uno strumento diffuso ed ascoltando le varie esigenze della comunità trans intersessuale e non cis genere. Proprio l’istituzione di un registro dedicato alle persone trans la cui corretta identità di genere non è ancora riconosciuta dalla Stato – continua l’esponente socialista – è una delle cose che proporremo con il consigliere Francesco Alimena, come mozione a breve in Consiglio. Tutto allo scopo di contrastare le idee omobitransfobiche purtroppo molto diffuse e costruire una società in cui ogni individuo possa esprimersi liberamente ed autenticamente senza paura», conclude Chiara Penna.
La consigliera Bianca Rende commenta con il Corriere della Calabria la dichiarazione di Penna: «Vorrei precisare che da capogruppo e non componente della Commissione non esprimo voto, ma solo parere. Nella discussione sul Manifesto ho solo segnalato che alcuni punti – come stepchild adoption e coppie omogenitoriali – sono da approfondire. Detto ciò, sono naturalmente favorevole al patrocinio del Comune, ho sempre manifestato al Gay pride, ero al quarantennale a Berlino nel 2019 e sarò il 22 giugno prossimo in piazza a Cosenza, contraria come sono a ogni forma di discriminazione», conclude Rende.
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