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Consiglio regionale, il veleno nella coda. Il centrodestra si disunisce sull’ultima pratica

Manca il numero legale per l’uscita della Lega e non passa l’inserimento all’odg di una proposta di FdI. Il Pd attacca: «Spaccatura evidente»

Pubblicato il: 07/05/2024 – 21:16
Consiglio regionale, il veleno nella coda. Il centrodestra si disunisce sull’ultima pratica

REGGIO CALABRIA “In cauda venenum”. Un Consiglio regionale che sembrava di routine e per nulla affannoso si conclude con una palese frizione nella maggioranza di centrodestra. Accade alla fine del dibattito, quando ormai il sipario stava per essere calato: accade quando il capogruppo di Fratelli d’Italia, Peppe Neri, chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una proposta di legge che proroga di 4 mesi la normativa in materia funeraria, ma a quel punto la Lega decide di lasciare l’aula, inducendo il vicepresidente dell’aula, Pierluigi Caputo, a registrare la mancanza del numero legale e a dichiarare conclusa la seduta. Un passaggio politico abbastanza significativo, che rivela l’esistenza di tossine e sacche di tensione nel centrodestra, un passaggio che non è sfuggito, sui banchi dell’opposizione, al gruppo del Pd, che ha parlato di spaccatura evidente nella maggioranza.

La nota del Pd

“Non soltanto la maggioranza di centrodestra continua a piegare le Istituzioni al proprio interesse rendendole teatro di campagna elettorale, con proposte di legge firmate da candidati alle prossime elezioni, ma non riesce neanche ad approvarle facendo volare, ancora una volta, gli stracci”, commenta il gruppo del Pd in Consiglio regionale. Che poi aggiunge: “Dopo la polemica tra la deputata europea Loizzo e il governatore Occhiuto, accusato dalla stessa di governare da uomo solo al comando e senza alcuna concertazione, oggi in aula l’ennesimo pessimo spettacolo che dimostra come la maggioranza sia implosa e che rimanga insieme soltanto per esercitare il potere. Lo scontro, stavolta, è avvenuto tra i consiglieri della Lega e il resto della maggioranza. Dopo l’approvazione di una proposta di legge volta a tirare la volata a Pasqualina Straface, candidata sindaco di Rossano, che già stata richiamata in Aula durante la seduta precedente e non approvata per la nostra opposizione e perché mancava la maggioranza qualificata, oggi un’ulteriore beffa. Mentre il consigliere Giuseppe Neri chiedeva l’inserimento all’ordine del giorno dell’ennesima proposta di legge dal sapore elettorale, alcuni consiglieri della Lega hanno abbandonato l’aula facendo venire meno il numero legale. L’ennesima pagina indecorosa di questa legislatura – conclude il gruppo del Pd – che testimonia come la maggioranza di centrodestra non esista e che i partiti che la compongono abbiano costruito soltanto un cartello, senza nessuna comunione di intenti o comune visione, per conquistare e mantenere poltrone. Adesso che ognuno dei partiti ha necessità di ottenere consenso in solitaria, considerando che alle europee si vota con metodo proporzionale, i nodi vengono al pettine e il Consiglio regionale si trasforma in sede per comizi elettorali e regolamenti di conti”. (c. a.)

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