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Corruzione, arrestati il presidente della Liguria Toti e il calabrese Spinelli

Misure cautelari anche per amministratori e imprenditori. Ai domiciliari il capo gabinetto accusato di aver favorito Cosa Nostra

Pubblicato il: 07/05/2024 – 12:12
Corruzione, arrestati il presidente della Liguria Toti e il calabrese Spinelli

GENOVA Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri di ufficio, come rende noto la Procura di Genova. Emesse misure cautelari anche per Paolo Emilio Signorini, attuale amministratore delegato e direttore generale di Iren e all’epoca dei fatti presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, destinatario di custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari, come il presidente Toti, gli imprenditori portuali Aldo Spinelli (di origine calabrese: è nato a Palmi nel 1940), Mauro Vianello, il consigliere di amministrazione di Esselunga Francesco Moncada, il capo di gabinetto del presidente ligure Matteo Cozzani accusato anche di agevolare l’attività mafiosa di Cosa Nostra. 

L’inchiesta e il ruolo di Spinelli

«La maxi indagine – scrive il sito Genova24 – avrebbe scoperchiato un sistema di potere fatto di tangenti e favori, dalla maxi-concessione per gestire fino al 2051 il Terminal Rinfuse, al via libera all’espansione dei supermercati Esselunga. L’inchiesta mette insieme diversi filoni. E’ stata coordinata direttamente dal procuratore Nicola Piacente, insieme agli aggiunti Francesco Pinto e Vittorio Ranieri Miniati insieme ai sostituti Luca Monteverde e Federico Manotti. L’indagine è partita da un’ipotesi di corruzione elettorale formulata dalla Procura della Spezia e coordinata da procuratore capo della Spezia Antonio Patrono e dalla sostituta Elisa Loris. È stata la Procura della Spezia a trasmettere gli atti a quella genovese».
Secondo la Procura il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti avrebbe accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro  a fronte dell’impegno – di «trovare una soluzione» per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da «libera» a «privata». Ancora di aver agevolato una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali, di velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova srl (controllata al 55% dalla Spinelli S.r.l.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021, – di assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22), – di assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI).
Ancora, Toti avrebbe agevolato Spinelli nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter. Al Presidente della Regione Liguria ed a Matteo Cozzani (capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria) viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di Esselunga) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona.
Paolo Emilio Signorini, in qualità di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, viene contestato di avere accettato da Aldo Spinelli utilità ed altre promesse di utilità con tanto di regali di lussso (qui la notizia).

Tutti i nomi

• Paolo Emilio Signorini, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere),
Giovanni Toti (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari),
• Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria),
• Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),
• Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini),
• Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A. (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),
• Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria, accusato del reato di “corruzione elettorale” (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova, e di corruzione per l’esercizio della funzione, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari,
• Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, accusati del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova,
• Venanzio Maurici, destinatario dell’obbligo di presentazione alla p.g., accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova.

Le misure

Nei confronti di Signorini, Spinelli Aldo e Spinelli Roberto, il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati.

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