PARMA Se dici Dieta Mediterranea, il riferimento è al patrimonio dell’umanità made in Calabria. Da oggi, Mediterranea, è anche il nome scelto per il progetto presentato oggi a Cibus, a Parma, da Massimiliano Giansanti. Il presidente di Confagricoltura, insieme ai ministri Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, ha illustrato mission e vision dell’ambizioso progetto (leggi qui). Accanto a lui, il vicepresidente Paolo Barilla. Che ricopre la carica di presidente di Unionfood. «Dieta nel senso di un buon cibo, una cosa che si apprezza e si può apprezzare tutti i giorni. Grande patrimonio che deriva dal passato e grandissima fortuna anche per il nostro futuro», dice Barilla al Corriere della Calabria. «Oggi bisogna affrontare i grandi temi dello scenario internazionale che sarà sempre complesso e in questo bisogna rinforzare i rapporti fra l’agricoltura, l’industria e gli operatori», sostiene il vicepresidente di “Mediterranea” che «nasce esattamente con l’intento di scambiarci informazioni, di lavorare insieme, di avere piattaforme comuni e di far sì che l’agricoltura e l’industria riescano ad applicare tutte quelle buone pratiche di miglioramento che contraddistinguono e devono contraddistinguere i prodotti del nostro paese in futuro». Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Dl Agricoltura. Sono tante le sfide da cogliere. Qual è la priorità? «Bisogna fare tante cose fatte bene, per cui c’è il gusto e bisogna tutelarlo. Noi amiamo mangiare bene e vogliamo conquistare le persone in giro per il mondo attraverso la buona tavola. Poi c’è la nutrizione, la salute e l’ambiente. Se mi chiede qual è la più importante? Le rispondo tutte. Ma per farle tutte dobbiamo collaborare con tante figure professionali che ci aiutino a sintetizzarle in un solo prodotto».
(redazione@corrierecal.it)
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