La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura di Napoli, escludendo definitivamente la sussistenza del reato di corruzione aggravata nel confronti del segretario generale del sindacato Cisal, Franco Cavallaro, assistito dall’avvocato Domenico Colaci.
Lo scorso 30 ottobre, la Procura di Napoli aveva chiesto il rinvio a giudizio per 7 indagati anche se, relativamente alla posizione di Cavallaro, il Tribunale della Libertà, con venti pagine di motivazione, aveva già ritenuto insufficienti gli indizi di colpevolezza a carico del segretario generale di Cisal. Ieri l’ulteriore tassello a «supporto della dichiarata estraneità» di Franco Cavallaro.
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