Veniva utilizzata come base strategica per la ‘ndrangheta in Germania, un’attività apparentemente innocua, una gelateria nel cuore della città di Siegen, ma che per la procura di Düsseldorf permetteva agli affiliati di nascondere i proventi delle loro attività illecite. Sono tre le persone, di età compresa tra i 25 e i 39 anni, accusate di riciclaggio di denaro. «In particolare, – ha spiegato la procura – gli imputati sono accusati di aver gestito una gelateria a Siegen a sostegno dell’organizzazione mafiosa per conto di un alto esponente della ‘ndrangheta di San Luca in Calabria», che avrebbe «investito nella gelateria circa 400.000 euro. In cambio la gelateria sarebbe servita da un lato a riciclare i proventi illeciti della ‘ndrangheta dalla droga e dall’altro a fungere da base logistica nel Nord Reno-Westfalia».
L’operazione è scattata oggi, a un anno dall’inchiesta “Eureka” che ha visto la cooperazione delle Dda di Reggio Calabria, Milano e Genova, degli investigatori di Germania, Belgio e Portogallo e che ha smantellato un’organizzazione transnazionale dedita al riciclaggio, al traffico di droga e armi in tutto il mondo, colpendo in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo. Un’operazione scattata nel maggio 2023, particolarmente complessa non solo per il numero dei provvedimenti eseguiti, ma anche per l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente individuata, i sequestri di denaro e la rete associativa transnazionale sviluppata tra Italia, Germania, Belgio, Portogallo. Tonnellate di cocaina e milioni di euro per un giro dalle «risorse finanziarie importantissime». In Germania scattarono decine di perquisizioni e furono eseguite trenta mandati di arresto. Le regioni coinvolte sono il Nordreno-Vestfalia, la Renania-Palatinato, la Baviera e il Saarland.
Tra gli indagati e a processo nell’ambito dell’inchiesta “Eureka” c’è Salvatore Giorgi, «promotore, dirigente e finanziatore» di un gruppo che – secondo la ricostruzione degli investigatori – si è approvvigionato «in Sudamerica (in particolare Colombia, Brasile, Ecuador e Panama) di ingenti partite di stupefacente del tipo cocaina, trasportate in Italia (in particolare fino al Porto di Gioia Tauro), in Europa e in Australia, occultate in container imbarcati su navi provenienti dai vari porti del Sudamerica».
Giorgi è inoltre accusato di aver impiegato e trasferito «nella società “Artgelato GmbH”, a cui è riconducibile la gelateria “Eiscafe Al Teatro” sita in Siegen», denaro – si legge nell’avviso conclusioni indagini – «(non inferiore a 400.000,00 euro) proveniente dalla consumazione dei citati delitti, in modo in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro e sostituirlo con altri valori, presenti sui conti correnti aziendali, per poi successivamente trasferirlo ed utilizzarlo».
La gelateria “Al Teatro” venne chiusa nel maggio 2023 quando scattò l’operazione “Eureka”. «Gli investigatori – ricostruisce MDR e F.A.Z. – hanno osservato la gelateria, intercettato i telefoni ed esaminato i movimenti finanziari dei sospettati». Il locale «era gestito dai fratelli Antonio e Francesco M» che secondo gli investigatori «gestivano la gelateria a Siegen per conto delle loro famiglie a San Luca – per riciclaggio di denaro e come ” base strategica”». «Il terzo indagato è Antonio G., 25 anni, che lavorava nel bar». (m.r.)
Foto copertina: Westfalenpost
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