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Le tossine delle elezioni sul cielo del centrodestra: nervi tesi tra Fi, Lega e Fratelli d’Italia

La chiusura “velenosa” del Consiglio regionale di ieri rivela le fibrillazioni nella maggioranza. E una crepa nel rapporto tra Occhiuto e Mancuso

Pubblicato il: 08/05/2024 – 15:26
Le tossine delle elezioni sul cielo del centrodestra: nervi tesi tra Fi, Lega e Fratelli d’Italia

REGGIO CALABRIA Una crepa nel monolite centrodestra Calabria. La chiusura del Consiglio regionale di ieri – con l’abbandono dell’aula da parte della Lega che ha fatto mancare il numero legale sull’inserimento di un ordine del giorno, una legge in materia funeraria, di paternità di Fratelli d’Italia – secondo diversi analisti politici è la spia di una tensione sempre più evidente nella maggioranza di governo alla Cittadella e a Palazzo Alemanni. Le tossine elettorali iniziano a farsi sentire abbastanza chiaramente, soprattutto quelle sprigionate dalle candidature alle Europee, che sanno tanto di conta all’interno del centrodestra. Nei mesi scorsi la “faglia” era soprattutto tra Forza Italia e Lega, e le discese in campo della vicepresidente della Giunta Giusi Princi come “alfiere” degli azzurri guidati dal governatore Roberto Occhiuto, e del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, per la Lega, potrebbero aver ulteriormente surriscaldato il clima: la candidatura di Mancuso, soprattutto, per come riferiscono fonti qualificate del centrodestra, non sarebbe stata particolarmente gradita da Occhiuto, considerando che erano tanti i segnali che parlavano di una marcia di avvicinamento di Mancuso a Forza Italia, un approdo ora evidentemente escluso e precluso con la decisione di Mancuso di correre alle Europee. In tanti ieri in Consiglio regionale avrebbero percepito una evidente freddezza tra i due presidenti, dopo la totale sintonia di questi primi due anni e mezzo di legislatura regionale, e questa distanza si cala in un contesto complessivo che comunque denota più di una fibrillazione nella maggioranza di governo. Nei numeri inscalfibile, anche per apporti esterni che puntualmente arrivano nei momenti clou, ma nei fatti nervosetta anziché no, come rivela anche l’atteggiamento della Lega sulla proposta di legge meloniana in materia funeraria. Ovviamente, si tratta di dinamiche dettate dalla competizione elettorale, soprattutto quella delle Europee che con il meccanismo del proporzionale quasi obbliga i partiti a fare corsa contro gli altri più che con gli altri, anche se sono alleati. Ma da considerare ci sarà anche il dopo Europee e il dopo Amministrative, quando dati alla mano Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si dovranno necessariamente misurare e misurarsi l’uno rispetto all’altro: e lì le partite che già si profilano – come una possibile nuova Giunta regionale – rischiano di diventare ancora più nervose. (a. cant.)

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