REGGIO CALABRIA Sono stati tutti assolti i sette imputati del processo “Altanum” nato da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro le cosche di San Giorgio Morgeto e di Cittanova. Lo ha deciso la seconda sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria presieduta da Olga Tarzia che ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa nel giugno 2022 dal Tribunale di Palmi. Dall’accusa di associazione mafiosa è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” Mario Gaetano Agostino, ritenuto dalla Dda il boss di San Giorgio Morgeto. Era accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso così come Michele Raso, Giorgio Raffa, Raffaele Sorbara e Tommaso Fazari. Anche per loro sono cadute le contestazioni mosse dalla Procura che avevano retto in primo grado quando il Tribunale di Palmi li aveva condannati a pene dai 12 ai 16 anni di carcere. La Corte d’Appello, inoltre, ha prosciolto “per difetto di condizione di procedibilità” gli altri due imputati Daniele Giacco e Giuseppe Facchinetti. Per uno dei reati contestati a quest’ultimo è stata infine dichiarata la prescrizione. Il processo è nato da un’inchiesta dei carabinieri che riguardava i dissidi e gli scontri tra i due gruppi storici di ‘ndrangheta di Cittanova e San Giorgio Morgeto, i Facchineri e i Raso, per il dominio della “locale” calabrese, e le diramazioni nel nord Italia, in particolare in Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Toscana. Il 17 luglio 2019 erano scattate 13 misure cautelari, di cui tre in Valle d’Aosta.
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