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Fonti rinnovabili a buon mercato

Marc Abrahams, inventore dei premi Ignobel, ricordò come nel 2004 il premio per biologia fu assegnato a due team di scienziati che avevano scoperto che le aringhe comunicano tra loro emettendo pet…

Pubblicato il: 10/05/2024 – 9:01
di Bruno Gemelli
Fonti rinnovabili a buon mercato

Marc Abrahams, inventore dei premi Ignobel, ricordò come nel 2004 il premio per biologia fu assegnato a due team di scienziati che avevano scoperto che le aringhe comunicano tra loro emettendo peti. Anni dopo si seppe che una delle due ricerche era stata commissionata dal primo ministro svedese Carl Bildt che – scrisse a suo tempo Mario De Caro sul domenicale del Sole 24 Ore – «supponeva che i misteriosi ticchettii che si avvertivano nella baia di Stoccolma erano dovuti alla presenza di sottomarini russi». Invece erano flatulenze ittiche a interesse semiotico. Aggiunse la National Geographic che, nel caso delle aringhe, «l’odore in questo caso poco importa, quello che conta è il rumore. Quando un pesce, infatti, sprigiona del gas, le bolle che si formano producono un suono ad alta frequenza (22 kHz) che può essere ascoltato soltanto da loro. I pesci utilizzano questo segnale per aggregarsi in banchi grazie a cui sono più protetti di notte dai predatori. Secondo quanto emerse dalla ricerca, il processo non è involontario: se, da una parte, il gas è generato dalla digestione delle aringhe, dall’altra è prodotto dallo stesso pesce che si reca intenzionalmente sulla superficie dell’acqua e ingoia aria che successivamente rilascia per via rettale».
Un tema sconveniente? Per niente. Come disse Ugo Tognazzi, interpretando Joseph Pujol nel “Petomane”, «Quando il cul è avvezzo al peto non si può tenerlo cheto». Le aringhe, essendo mute, non hanno l’obbligo di spiegare.
Ora, forse, è possibile sfruttare le scoregge per produrre energia rinnovabile. Le dice un’inchiesta di geopop.it: «perché le flatulenze, essendo formate anche da metano e idrogeno, due gas combustibili, potenzialmente potrebbero essere sfruttate come fonte di energia. Tanto da soddisfare il fabbisogno di gas di Milano per più di 4 mesi.
La sfera che conterrebbe le flatulenze di tutta la popolazione mondiale di un anno sarebbe alta 3 volte la torre Eiffel. È tanto? È poco?».
«È pochissimo – conclude geopop.it – . Un anno intero di sforzi per raccogliere le flatulenze di tutta la popolazione mondiale solo per soddisfare Milano per 5 mesi? Ovviamente non ne vale la pena».
In Calabria circa il 58,8% della potenza installata è costituita da centrali termoelettriche, alimentate prevalentemente a gas natural che è prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico.
(redazione@corrierecal.it)

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