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Ponte sullo Stretto, Salvini insiste: «Cantieri entro il 2024». Bonelli chiede un incontro a Meloni

Polemiche dopo la richiesta del deputato di Avs di rendere pubblici gli atti negoziali: «La risposta del governo è inaccettabile»

Pubblicato il: 10/05/2024 – 17:49
di Mariateresa Ripolo
Ponte sullo Stretto, Salvini insiste: «Cantieri entro il 2024». Bonelli chiede un incontro a Meloni

«Il ponte sullo Stretto di Messina? Non ha subito una battuta d’arresto, apriamo i cantieri entro il 2024, come previsto». Parola di Matteo Salvini. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti fissa ancora una volta l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’opera entro la fine dell’anno, nonostante quella appare come l’ennesimo ostacolo. Questa volta la richiesta è arrivata dalla società Stretto di Messina che necessita di 120 giorni per rispondere alle oltre 200 richieste di integrazione della Commissione Via e Vas del ministero dell’Ambiente. Le richieste contenute nel documento firmato dal coordinatore della Sottocommissione Via, Paola Brambilla, sono 239: per la Valutazione di impatto ambientale (Via) sono 155, altre 66 integrazioni sono state richieste per la Valutazione di incidenza (Vinca), che verifica le conseguenze di un’opera sui siti Natura 2000, i siti protetti di interesse Ue. Per il Piano di utilizzo terre (Put) sono state richieste 16 integrazioni, per la Verifica di ottemperanza (Vo) 2. Un documento corposo con cui la Commissione evidenzia molteplici criticità del progetto e delle rilevazioni effettuate, e chiede dati più chiari e completi. Approfondimenti, secondo l’amministratore delegato della Società Stretti di Messina Pietro Ciucci, che «prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei». Ma che a quanto pare, secondo il ministro e leader della Lega non impediranno di far partire i cantieri nel 2024. Da luglio, come più volte promesso da Salvini, adesso l’avvio è previsto comunque entro la fine dell’anno. «Nonostante il fatto che avremmo potuto andare ancora più velocemente vogliamo fare tutte le analisi ambientali che riguardano tutto l’ecosistema possibile e immaginabile. E’ un’opera attesa da un secolo che dovrà durare nel tempo: prendersi 3 o 4 mesi in più per tutte le analisi ambientali penso che sia un segno di rispetto», ha sottolineato il leader del Carroccio alla Reggia di Venaria, a margine della presentazione dei progetti infrastrutturali per il Paese, “L’Italia dei Sì 2023-2032”.

Bonelli: «Atti riservati, inaccettabile». Il contratto tra Sdm ed Eurolink «in via di definizione»

Ma le polemiche non si placano, anzi. In una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha fatto sapere che «questa mattina, in Aula alla Camera, ho chiesto per l’ennesima volta al Governo di rendere pubblici gli atti negoziali, inclusi i contratti e le obbligazioni contrattuali, legati all’investimento di ben 14 miliardi di euro di soldi pubblici per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La risposta del governo è inaccettabile: non è stata fornita una risposta chiara riguardo all’organismo tecnico che validerà il progetto. Inoltre, il ministro Salvini e la società Stretto di Messina, con una lettera mi hanno comunicato che gli atti della gara d’appalto e gli atti aggiuntivi sono riservati. È inaccettabile che possano essere segreti documenti che impegnano 14 miliardi di euro di soldi pubblici». Circa «la mancanza del contratto tra il committente e l’esecutore, ossia Eurolink», secondo quanto riportato dall’Ansa, «l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione, richiesto, è in corso di definizione con il Mit, quindi al momento non disponibile. Inoltre la documentazione riguardante il rapporto negoziale tra la Stretto di Messina e il contraente generale, è in corso di definizione, aggiungono le stesse fonti, spiegando che la società ha fornito al deputato Angelo Bonelli, come da lui richiesto, tutta la documentazione approvata e gli elaborati progettuali, superando anche quanto stabilito dalla Commissione per l’accesso agli atti istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri». «Ho chiesto un incontro alla Premier Meloni perché vorrei informarla e conoscere il suo punto di vista sulla procedura seguita dal Mit, guidato da Salvini, per il progetto. Intanto – afferma Bonelli – poco a poco le promesse di Salvini su inizio lavori stanno venendo giù come un castello di carta perché il progetto è vecchio di 15 anni e non regge a tutte le osservazioni tecniche. Noi ci opporremo alla trasformazione di questo progetto in un bancomat di stato». (m.r.)

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