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Il Rendiconto della Regione Calabria ai raggi X: il “totem” sanità e il peso del contenzioso

Nell’esercizio 2023 si conferma la fortissima incidenza del sistema sanitario, al quale è destinato il 77% delle spese. E anche di altri fattori

Pubblicato il: 12/05/2024 – 13:08
Il Rendiconto della Regione Calabria ai raggi X: il “totem” sanità e il peso del contenzioso

CATANZARO Il “totem” sanità, che assorbe oltre i due terzi del bilancio della Regione. Il trend ormai strutturale emerge anche dalla relazione al Rendiconto 2023 dell’amministrazione, approvato in Giunta e nei prossimi giorni al vaglio del Consiglio regionale. Si conferma il peso preponderante della sanità sulle casse e sui conti della Regione in un contesto finanziario sempre particolarmente ingessato, anche per altri fattori, come a esempio il contenzioso, che vede un aumento significativo del valore del fondo ad hoc.

La sanità

Secondo le risultanze del Rendiconto, le entrate per il 2023 ammontano a oltre 8,1 miliardi ma – si legge nella relazione – «deve precisarsi, tuttavia, che gran parte di dette entrate è destinata alla sanità, ove si consideri che al servizio sanitario nazionale è devoluta la compartecipazione all’Iva pari ad oltre 3.485,260 Meuro, una quota dell’Irap pari ad euro 114,39 Meuro e una quota dell’Irpef pari a oltre 213,39 Meuro». Quanto alle spese, quelle spese impegnate dalla Regione nel corso dell’esercizio 2023 risultano pari ad euro 7.165.013.343,70, e «nell’ambito delle spese correnti impegnate nell’anno 2023, circa il 77% è destinato alla sanità». Quanto al finanziamento del Servizio sanitario regionale per il 2023, dalle tabelle allegate al Rendiconto della Regione emergono come voci più consistenti i 289,3 milioni per la mobilità passiva (più 4,4 milioni per quella internazionale) e gli oltre 31 milioni per l’aumento de prezzi delle fonti energetiche.

La situazione del contenzioso della Regione Calabria

Altre voci

Nella relazione al rendiconto si fa anche il punto sui crediti che la Regione vanta dai Comuni con riferimento alla riscossione delle tariffe per rifiuti e servizio idrico: «Al termine dell’anno 2023, i residui attivi provenienti da esercizi precedenti, relativi al servizio dei rifiuti e connessi alle somme non oggetto di rateizzazioni, sono pari a circa 171,56 milioni di euro», mentre quanto al servizio idropotabile «al termine dell’esercizio finanziario 2023, tenuto conto dell’entità delle riscossioni registrate e delle eliminazioni dei residui effettuate nell’anno i residui alla data del 31 dicembre 2023 sono complessivamente pari a 87,79 milioni di euro, presentando una riduzione superiore al 69% rispetto al 2015 (residui pari a 283,89 Meuro)». Capitolo contenzioso: «Anche quest’anno – si legge – l’Avvocatura ha aggiornato l’elenco del contenzioso regionale, espungendo dallo stesso le vertenze ormai concluse con esito positivo, segnalando quelle concluse con esito negativo che daranno luogo all’utilizzo delle risorse accantonate nel corso degli anni e rivedendo la tipologia di rischio connesso ai contenziosi ancora in corso, anche alla luce degli orientamenti giurisprudenziali recenti. Per come è emerso dalla relazione predisposta dal coordinatore dell’Avvocatura regionale, il valore complessivo del fondo determinato a chiusura dell’esercizio finanziario dell’anno 2023, rivisitato anche alla luce delle indicazioni formulate dalla magistratura contabile in occasione dei diversi giudizi di parifica del Rendiconto generale, è stato complessivamente determinato in euro 240.323.294,82, con un incremento, rispetto al valore dell’anno 2022 di oltre il 35,00%». C’è poi anche la voce relativa agli accantonamenti per coprire le perdite delle società in house, e delle società partecipate o controllate dalla Regione, accantonamenti per oltre 15 milioni: riguardano – si spiega nella relazione – le società che «nel corso degli anni hanno evidenziato perdite non ripianate e portate a nuovo: Fincalabra Spa per euro 2.786.192,00, e Sacal Spa per euro 12.464.333,93». (a. cant.)

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