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la cerimonia

Intitolata a Vibo Marina la piazza all’appuntato della Guardia di Finanza Antonino De Vita – FOTO

“Partigiano combattente” in guerra, morì in servizio vicino la banchina del porto vibonese nel 1957. Il ricordo dei figli e delle autorità

Pubblicato il: 13/05/2024 – 13:22
Intitolata a Vibo Marina la piazza all’appuntato della Guardia di Finanza Antonino De Vita – FOTO

VIBO VALENTIA Ricordi di un «padre affettuoso e legato» e ricordi «di un’infanzia vissuta con tristezza senza di lui». Carmelo e Francesca, i figli dell’appuntato della Guardia di Finanza Antonino De Vita, assistono commossi all’inaugurazione della piazza a lui intitolata. Fu premiato come “Partigiano combattente” per via del suo impegno nella liberazione dell’Italia durante la seconda guerra mondiale. Poi la morte, improvvisa, nel 1957 per un malore mentre era in servizio proprio a pochi metri dalla piazzetta che oggi porta il suo nome. «Una forte emozione, lui era una persona molto umile, di cuore e che non voleva neanche essere ringraziato» ricorda la figlia Carmela, che aveva 9 anni ai tempi della tragica morte del padre. «Vedendo questa grande manifestazione, tutte queste persone qua per lui, da lassù avrà pensato troppo grande, per come lo conosciamo noi».

La storia e il ricordo

Nato a Fiumefreddo di Sicilia il 13 maggio del 1915, Antonino De Vita si arruolò in guerra, prima di far parte dei «combattenti volontari per la liberazione dell’Italia», impegno per cui fu insignito di una croce al merito. Il figlio Carmelo ricorda con orgoglio il padre. «Avevo tre anni, purtroppo l’ho conosciuto pochissimo. Ho scoperto alcune cose che non sapevo, come il suo passato da partigiano. Oggi è stato un momento bellissimo» dice ai microfoni dei giornalisti. Carmelo ricorda soprattutto i gesti paterni, dalle caramelle regalate ai giri in bici prima del lavoro. «Quel giorno ci baciò per l’ultima volta prima del lavoro» aggiunge Francesca. «Poi fu trovato con il capo poggiato al muro da dei colleghi che andarono lì quasi come avessero il sentore di qualcosa».

Tante le autorità presenti

Alla cerimonia, organizzata in collaborazione con il Comune di Vibo Valentia, la pro loco di Vibo Marina e l’Istituto Comprensivo Amerigo Vespucci, hanno partecipato anche il Comandante Regionale della Calabria della Guardia di Finanza, il generale Gianluigi D’Alfonso, il prefetto Giovanni Paolo Grieco e la sindaca Maria Limardo. Tra le autorità presenti anche il procuratore di Vibo Camillo Falvo, il comandante provinciale della GdF Massimo Ghibaudo, il questore Rodolfo Ruperti e il presidente della Provincia Corrado L’Andolina. «Un riconoscimento ai famigliari e all’appuntato De Vita che ha sacrificato la sua vita ai valori della patria e a quelli della Guardia di Finanza, combattendo nella resistenza e difendendo la patria all’estero» ha detto a margine il Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso. «Abbiamo voluto inserire questo evento nei festeggiamenti del 250esimo anno dalla fondazione della Guardia di Finanza perché proprio attraverso il comportamento di questi appartenenti che si sono sacrificati tramandiamo questi valori anche nel futuro». «Le forze di Polizia – ha aggiunto il prefetto Grieco – fanno parte della comunità, ne vivono la realtà e la storia, condividendo con loro i momenti salienti. Oggi l’appuntato Antonino De Vita è un simbolo e rappresenta quello che vogliamo essere noi: un tutt’uno con la comunità e al suo servizio». (Ma.Ru.)

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