PALERMO «La seconda lingua più usata nelle conversazioni illegali intercettate in Belgio è l’italiano, un miliardo di comunicazioni sono fatte in italiano e questo è probabilmente legato alle attività criminali legate al traffico di cocaina che vede la ‘ndrangheta tra i suoi principali protagonisti». Lo ha detto Frederc Van Leuw, procuratore federale del Belgio al convegno “Connessioni tra criminalità organizzata e terrorismo” organizzato dal Coppem (Comitato Permanente Partenariato Euromediterraneo dei Poteri Locali e Regionali) in collaborazione con l’Ars. All’incontro partecipano magistrati ed esperti di terrorismo e sicurezza di Egitto, Grecia, Libia, Giordania, Marocco, Belgio e il rappresentante italiano di Eurojust.
Foto tratta da standaard.be
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