CATANZARO Non conoscerà pause la campagna della “tolleranza zero” contro i reati ambientali – maladepurazione e incendi in primis – nata dalla sinergia tra diverse istituzioni: Regione Calabria, carabinieri, mondo imprenditoriale e mondo della scuola. E’ questo in sintesi il messaggio di un incontro tenuto al Teatro Politeama di Catanzaro alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali.
Tra questi, il comandante regionale dell’Arma dei carabinieri, Pietro Salsano: «Mettere insieme il mondo della scuola, le università, Confindustria, in particolare Unindustria Calabria, la Regione Calabria e poi l’Arma dei Carabinieri – ha spiegato il generale Salsano – vuole dare l’idea di dire a questi ragazzi “guardate che potete anche studiare qui in Calabria e trovare lavoro in Calabria”. Noi vogliamo far capire che c’è veramente un potenziale incredibile qui in Calabria, non solo da un punto di vista delle risorse paesaggistiche, ma anche sotto il profilo delle risorse umane, perché i ragazzi calabresi non hanno nulla da invidiare ai loro coetanei in tutto il paese».
Secondo il generale Salsano «non solo nella popolazione stessa, ma anche nelle istituzioni, c’è molto più interesse, si stanno creando delle opportunità di investimento per migliorare le infrastrutture, dai depuratori a tutto ciò che riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Stiamo andando molto avanti unitamente alla Regione Calabria, a Unindustria con la quale abbiamo sviluppato dei rapporti a livello provinciale e con tutto il mondo dell’imprenditoria per cercare di capire quali sono anche le loro difficoltà nell’applicare le norme, quali difficoltà incontrano. Io credo che ci sia un grande sviluppo. Per me è cambiato molto in questi anni. Spero che i fatti mi daranno ragione». Il generale Salsano ha annunciato che «anche quest’estate ci saranno controlli. L’anno scorso abbiamo fatto un’operazione con la Capitaneria di Porto censendo 1.400 siti sulle coste calabrese. Ne abbiamo controllati più o meno 250. Quest’anno ricominciamo, ma il censimento è già una cosa esistente. Cioè non è un’operazione “mordi e fuggi”, ed è un’operazione che richiederà anni per essere compiuta. Purtroppo stanno venendo fuori con le nostre attività molte altre cose che non vanno bene e che risalgono comunque anche a 10 o 15 o 20 anni fa quindi questo è qualcosa che richiederà un po’ di tempo ma – ha rilevato il comandante regionale dell’Arma dei carabinieri – l’importante oggi è dare a questi ragazzi e attraverso questi ragazzi un messaggio di speranza concreta per il futuro».
A rappresentare la Regione il dg della Protezione civile Domenico Costarella, che ha anche lui sottolineato «l’attività sinergica che ha visto innanzitutto la volontà del nostro presidente Roberto Occhiuto di avviare l’operazione “Tolleranza Zero” che è iniziata come sperimentazione e poi è diventata più strutturale e più organica nel sistema di contrasto e di deterrenza alla lotta agli incendi ma anche all’inquinamento. In questo il ruolo svolto dai carabinieri e per gli incendi dei carabinieri forestali è di fondamentale importanza. Il cuore del progetto – ha poi ricordato Costarella – è la “Control Room” dove confluiscono le immagini che provengono dai droni dal territorio e che consentono in diretta di verificare anche eventuali ipotesi di reato sia a livello colposo che a livello doloso: la presenza dei carabinieri forestali in sala consente in tempo reale di poter valutare le situazioni e far avviare da subito eventuali indagini. Questo ha anche portato a risultati importanti lo scorso anno: abbiamo effettuato circa 300 segnalazioni ed elevato sanzioni per diverse centinaia di migliaia di euro e questo sicuramente ha rappresentato un valore aggiunto nella lotta. La “Control Room” – ha infine evidenziato il dg della Protezione civile della Regione – è una sorta di torre di controllo perché i droni – quest’anno erano 30 squadre che si alternavano in turni durante la giornata – consentivano di monitorare il territorio e poi le immagini arrivavano direttamente nella Control Room. E questo sicuramente è stato un valore raggiunto importante, consentendo la deterrenza ma anche l’avvistamento precoce e la riduzione dei tempi di intervento per spegnere gli incendi più velocemente». (c. a.)
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